Infine la mente consumò tutti i pensieri
del giorno ormai trascorso,
chiuse in sé le emozioni
e venne il sonno a liberare l’ anima
dal nulla della notte nera.
Bianche volavano parole non dette
ormai sbiadite, vaga eco d’ amore
già fuggita nel sogno.
Tra palpebre socchiuse già il risveglio…
e tutto ricomincia;
nella segreta stanza del mio cuore
si affacciano le ombre della notte
sognate e non vissute,
ritornano gli incanti e le prigioni
consumate nell’ arco della luce.
Molto coinvolgenti questi versi e tu altrettanto brava 🙂
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Grazie, un abbraccio!
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Cara Laura, ti ringrazio per le visite e i commenti. Un abbraccio. Marisa
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Aspettando il sonno, l’anima e il cuore si lasciano stregare
Complimenti Marisa, sei bravissima
Un abbraccio
Gina
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Il sonno non cancella le prigioni del cuore…si annuncia un nuovo attimo di consapevolezza carico di patos e di nuovi tormenti. Un abbraccio!
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