LA POESIA, QUESTA SCONOSCIUTA

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Se l’ esperienza estetica è una esperienza cognitiva, il linguaggio poetico si pone nel campo di questa esperienza. La poesia è un modo di conoscere, comprendere e rappresentare la realtà con un linguaggio specifico; è creazione della mente e come tale riflette la situazione biologica, neurale e psicologica del soggetto che crea, del creativo della parola. Nella formulazione di questo linguaggio intervengono diversi fattori collegati all’ intelligenza e alla sensibilità del creativo:  il retroterra del soggetto, la sua formazione, le inferenze culturali, affettive e sociali dell’ ambiente inteso nello spazio e nel tempo. Nell’ambito della formazione umana l’ educazione alla bellezza riveste un ruolo fondamentale nella costruzione di personalità equlibrate  capaci di cogliere le diversità e di apprezzare la comunicazione non come fatto banale e meccanicistico, bensì come senso e significato. L’ esperienza estetica , in questo caso la poesia, ha il compito di usare il senso meditato delle parole, di produrre con esse un suono, cantare, usare la voce del linguaggio come strumento musicale. E’ un volare alto sui contenuti della ” visione interiore” . Da sempre la poesia, prima della scrittura e dei libri, è un canto d’ amore e di meraviglia per il mistero dell’ esistente anche quando tratta temi sociali o epici; nel codice poetico avviene l’ unificazione dei miti e dell’immaginazione delle civiltà più diverse in un diverso spazio-tempo; è un codice in cui convivono memorie, sentimenti, emozioni, nella visione di un mistero e di un destino che accomunano  l’uomo . Ritengo importante il risvolto psicopedagogico dell’ esperienza poetica ed estetica in genere: il pensiero e il linguaggio sviluppano di pari passo le proprie potenzialità cognitive ed espressive; è quindi indispensabile introdurre largamente nell’ educazione e nella formazione, elementi di creatività verbale-non verbale, lo studio e la riflessione sull’ arte, la letteratura, la musica insieme ad attività pratiche mirate all’ acquisizione del fare e del saper fare. E’ necessario il potenziamento dell’ educazione linguistica per accostarci alle diversità in modo consapevole ed empatico e socializzare le più disparate esperienze culturali; l’educazione a riconoscere e a recepire la bellezza, può aiutare l’ umanità ad uscire dalla crisi di identità in cui è precipitata.

Informazioni su Marisa Cossu

Curriculum Marisa Cossu, insegnante psicopedagogista, vive a Taranto dove si dedica alla scrittura e ad attività socio-culturali. Ha dato voce alle sue passioni artistiche, da sempre presenti nella vita e nell’insegnamento, raccogliendo le opere elaborate nel tempo in raccolte organiche e rinnovando la produzione scritta in versi e prosa. Si occupa in particolare di poesia e saggistica. Nel corso della vita professionale ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento degli insegnanti in qualità di relatrice ed animatrice dei gruppi di lavoro promossi dalla Uniba Aldo Moro in accordo con gli Ispettori Tecnici e le Scuole, diffondendo numerosi atti a contenuto disciplinare. Collaboratrice del Prof. Nazario Pardini nel Blog letterario “Alla volta di Lèucade”, vi ha pubblicato alcune opere di poesia e saggistica. Alcune sue poesie, con nota critica di M. R. Teni Mello, vengono pubblicate periodicamente dalla Rivista Letteraria “Cultura Oltre”. Sulla Rivista letteraria “Muse” sono apparse alcune opere con nota critica di Teresa Laterza. Alcuni saggi brevi sono apparsi sulla rivista letteraria “Euterpe” di Lorenzo Spurio e su Oceano News , il magazine-news periodico dell’Oceano nell’Anima di informazione culturale,artistica e sociale di Massimo Massa. Negli ultimi anni l’autrice Marisa Cossu è stata impegnata nei progetti formativi d’Istituto “Amico libro”, “Per un progetto di poesia” e “Tarentum legge”, nell’ambito della diffusione e della sensibilizzazione alla cultura letteraria e alla poesia, in collaborazione con varie Associazioni Culturali e i Licei Aristosseno, Archita e Ferraris di Taranto. Bibliografia: - Raccolta poetica “La vita bella, pensieri e parole” BookSprint Edizioni - Silloge “Sentire”, Marisa Cossu 52, Ed. Pagine Roma - Silloge “Prospettive”, Marisa Cossu 27, Ed. Pagine Roma con audiolibro - Silloge Poetica “Vola la parola” in “Soufle”, Aletti Editore - Raccolta poetica “La carezza delle parole” TraccePerLaMeta Edizioni - Raccolta poetica “Attraverso pareti di pietra” SBC Akea Edizioni - Silloge “Trasparenti pareti” Vitale Editore (premio pubblicazione gratuita, al concorso “Una poesia per Scampia” con la poesia “Madre”) - Raccolta poetica “Di ombra e di Luce” Blu di Prussia Editrice Marisa Cossu ha meritato tantissimi importanti riconoscimenti letterari sia per i suoi libri editi che per i suoi elaborati in poesia, narrativa e saggistica. Ve ne è testimonianza nelle numerose Antologie dei premi letterari ricevuti, classificandosi sempre ai primi posti. Si elencano alcuni premi: 1° Classificato e Premi Speciali - Premio Città di Taranto Le Muse Project 2016 per il libro “La carezza delle parole”. - Surrentum Ars Scrivendi 2016 per il libro”La carezza delle parole” - Concorso Letterario Mauriziano 2016 per il racconto “La palude degli uccelli” - Contest Letterario Oubliette Magazine 2016 per la poesia “Vita” - Contest “La Luna e il Drago Caffè letterario” 2017 per DRABBLE “Le parole sono stanche” - Concorso “Una poesia per … Scampia” 2017 Premio Speciale della Presidenza per la poesia “Madre” e pubblicazione gratuita della Silloge di 15 poesie “Trasparenti pareti”, Vitale Edizioni - Premio Letterario “Gocce di Memoria” 2017 per la poesia “Il ritorno a casa” e Premio Speciale della Giuria per la poesia “Memoria persa” - Premio Europeo Clemente Rebora 2017 per la poesia “Il mondo cade”. - Concorso Ulmeta Città di Ormea 2018 per la poesia “All’amore eterno” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 Premio Speciale della Giuria per la poesia “Città di fumo” - Concorso “Pelasgo 968” Città di Grottammare 2018 Premio Speciale della metrica (Premio IPLAC) per la poesia “Mentre parliamo” - Surrentum Ars Scrivendi 2018 per la poesia “Condizione” - Premio Nazionale di Poesia “Ascoltando la voce del mare, Isola d’Elba 2018” per la poesia inedita “All’Elba” - Premio Internazionale Thesaurus La Brunella 2018 Premio della critica per le poesie “Icaro”, “Condizione”, “Aspetterai” - Premio IL SUBLIME – (GOLFO DEI POETI) – 2018 Sez. D – Premio Speciale della Giuria per la poesia “Mare autunnale” 2° Classificato - Premio Letterario “Tra le parole e l’infinito” 2015 Sezione Autori affermati per la poesia “Sento che un giorno” - Premio Città di Varallo 2016 OTMA/2 per il libro “La carezza delle parole” - Premio Internazionale Mecenate “Voci nel Deserto” 2017 per la poesia “Futuro” - Concorso In Vita VJ del libro 2015 per la Silloge “Il tempo e la parola” - Concorso TraccePerLaMetaEdizioni “Antonia Pozzi” per il racconto “I boschi di Temuco” - Premio Sylvia Plath e Amelia Rosselli 2017 per la poesia “E così passa il tempo” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per il racconto “La palude degli uccelli” - Premio “De Finibus Terrae 2018” per il Saggio Letterario “Per un progetto di nuova poesia” - Premio Nazionale Mimesis 2018 per la poesia edita “A Saffo” - Concorso Nazionale di “Poesia nel Borgo” 2018 per la poesia “Ciò che non siamo, ciò che no vogliamo” - Premio Internazionale di Poesia Charles Baudelaire 2018 per la poesia “Il terrazzo” 3° Classificato - Premio Nazionale AlberoAndronico VIII Edizione 2015 per la poesia “Aritmia” - Concorso Taranto “Ispirare la fantasia” I Edizione 2015 per la poesia “Taranto la mia città” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per la poesia “Conosco solo il mare” - Premio Letterario Internazionale LA LUNA E IL DRAGO 2018 per la poesia “All’Elba” Menzioni Speciali di Merito - Concorso Mimesis 2018 per la poesia in metrica “I Tarocchi e la povertà” - Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia 2018 per la poesia in metrica “Condizione”premio IPLAC.

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  1. Ciao Marisa, mi chiedo… il linguaggio in sè è una convenzione, un codice… nella storia che ne fa la ricchezza e con l’inventiva possiamo mischiarlo per trarre nuove forme ed emozioni, tuttavia rimane un espediente cognitivo per approssimare la percezione e renderla condivisibile.

    è veramente questo che serve? ampliare il numero di vocaboli e strutture di una lingua per migliorare le nostre approssimazioni?

    O forse un’esperienza poliedrica, trans-disciplinare che abbracci anche gli usi e i costumi diversi, così come i diversi idiomi?

    Siamo sicuri che per far grande l’emozione della poesia servano i costiuenti della poesia, cioè le parole?

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    • Considero la” parola ” un vero e proprio strumento musicale, un suono della mente e del corpo. Questa armonia , questa forma di espressione e rivelazione dell’ interiorità, si articola certamente in una grammatica che gli artisti e i poeti amano rompere e destrutturare. Non serve la ricerca di un vocabolario avvitato su se stesso in un manierismo che si pone fuori dal fatto estetico; ma occorre lasciar sgorgare da noi ciò che sentiamo liberamente e con tanta passione. Grazie per aver posto alla mia riflessione le tue belle domande.

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