Tante cose contemplo
del mondo naturale e spirituale,
dell’antica armonia del loro esistere
dinamico, aspro e profetico.
La vita mia è Kosmos di se stessa
e include tutto quanto vedo e sento,
toccata da ogni oggetto, erba, pietra,
mossa dal vento caldo dell’amore,
travolta da passioni inconsapevoli,
imprigionata in facili illusioni;
libera di pensare e di capire
il mondo che non c’è, le relazioni
tra presente e passato, costruttori
d’ogni banale oggetto e delle idee.
Cerco nella sonorità del nome
il senso di ogni cosa e scruto il tempo,
ladro di voci, suoni e di parole,
nel fiume del linguaggio e del pensiero.
Dove sgorgò quel fiume,
quale uomo per primo bevve
le pure acque fresche ed incorrotte,
e dove infine deporrà alla foce il peso
delle mille stagioni attraversate …
che io possa trovare lì quei nomi!
In me quel fiume penetra
e mi trascina nella sua corrente
tra pianeti di fuoco e melodie.
Non ci sarà un futuro per me sola,
il mio nome appartiene all’universo
all’armonia in cui sciolgo la mia forma,
e muterò il mio canto, il mio respiro,
e resterò nel grembo delle cose.
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