Non credo che la comunicazione possa risolversi in un fatto prettamente tecnologico e neppure che il medium assicuri il passaggio delle idee così come vengono generate dal pensiero del comunicatore.I tre mondi costitutivi della comunicazione si incontrano nel multiforme universo della comunicabilità,ma di per sé non costituiscono una prova dell’ avvenuta partecipazione emotivo-intellettuale all’ evento comunicativo. L’empatia, che nasce dallo scambio verbale-non verbale, implica che il messaggio sia trasmesso e ricevuto correttamente mediante i “linguaggi” propri del contenuto trattato. Se è vero che “tutto” è comunicazione per il semplice fatto di esistere (esisto quindi comunico), è pur vero che non possiamo limitarci ad una sfera percettiva-sensoriale della relazione comunicativa; dobbiamo aggiungere qualcosa al nostro modo di parlare di “comunicazione”, altrimenti si cadrebbe in un meccanicismo schematico. Tutto comunica a tutti qualcosa che per ciascuno assume connotazioni diverse: nella decodifica, alla ricerca di costanti nella musica, nella poesia, nelle arti in genere, ci aiuta lo studio del linguaggio e dei linguaggi come dichiarato dalla “svolta linguistica” della filosofia del Novecento. Mi limito a queste osservazioni per non tediare il lettore … ma la mia riflessione continua. Marisa Cossu
Archivi giornalieri: luglio 15, 2014
Ti perdo nella musica
Come foglie d’ autunno
ingialliscono i tasi del pianoforte
al trascorrere della tua musica;
li tocca il tempo con limpide note
e lieve ,tra le dita, nasce la melodia.
Vibrano le corde della mia anima
nella dolce armonia
in cui incontra la tua densa
passione, il tuo cuore sonoro,
nudo nella profondità
del tuo distacco…
perché altrove è il pensiero
in mondi irraggiungibili
da me, liberi e vaghi,
ma lontani come lontano
è il bacio della tua bocca
volato in quelle note.
Ti perdo nella musica.
Non sempre la cultura è nella testa…
I papaveri
La rossa lentezza dei papaveri
fragile sullo stelo lungo e mobile
stenta a fiorire
e delicatamente spegne i suoi colori
così come si era accesa
la sua breve bellezza.
Verde e rossa la terra,
nella sua veste estiva
in circoscritte radure
esprime la speranza di rivivere
nel nuovo tempo della fioritura.
Penso ai colori ancora vivi
nel ricordo dei giorni
in cui quei fiori
raccoglievo nel prato presso casa
e mia madre il mio nome richiamava.
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