( Giotto, Cappella degli Scrovegni)
Si è spenta in un attimo
la luce,
un muro è sceso
d’erba cresciuta in fretta.
Subito e impenetrabile
è avanzata nel giardino,
si è innalzata l’edera
tra due battiti di ciglia.
Repentina
la notte ha mutato
ragnatele di nuvole
in ricordi,
i ricordi in sospiri.
Ogni colore è tramontato
dietro il sole dell’orizzonte,
la notte è senza luna.
Molto belli questi versi Marina.
Ciao
liù
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Grazie, Liù!
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Il dolore oscura ogni cosa…Ora però un sorriso per te!
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Grazie, un abbraccio!
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