Archivio mensile:agosto 2014

Prime sensazioni settembrine

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KahloAbbraccioAmorevole[1]( Frida Kahlo, L’ abbraccio amorevole dell’ universo 1949)

Già la notte discende

tra le violacee sete del tramonto;

ora il giorno è più breve

svanisce nella sera

e già si annuncia vivida la luna.

Più veloce trascolorando il tempo

tinge di luce dolcemente spenta

mentre il  sole oramai ripiega i raggi

sulle terrazze bianche,

poi si perde lontano

dove il  blu  separa netto

la linea curva tra la terra e il cielo.

Già Settembre ha versato,

con la precoce oscurità del giorno.

ombre della malinconia;

è bastato il presagio

a ridestare intatta la memoria;

viene presto la notte

con la magia del sonno e del silenzio

a chiudere il rumore,

e bussa alla chiusa porta dei poeti,

per mitigare l’ ansia degli affanni

della  vita nell’ oblio.

Ad occhi chiusi, dischiudo la mia porta

e cerco la mia sera

per raccogliere i sogni  già fuggiti

in sentieri di sale;

bruciati, li conduco dentro il cuore,

nel profondo di un pozzo inesplorato

dove la luna è specchio del mio viso.

Abito questa notte settembrina

come parte del tutto che mi chiama

con la voce del fiume e della terra

lasciati nel distacco.

Con te, Settembre,

metafora del tempo che ricorre,

voglio restare muta,

nell’ acqua di quel fiume che mi prende

e cambia lo scenario della vita.

Regalami una sera, come allora,

con l’ uva della pergola ricolma

e la luna…la luna,

il suo volto adombrato,

grande, rotondo e chiaro

…la luna sul mio corpo,

l’ odore della terra umida e molle.

Ridammi ciò che persi

della mia giovinezza

per gli aridi sentieri già trascorsi.

25 Agosto 2014 … 1000 likes per me !

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                                             10590499_746387832093695_8006066375415413579_n[2]( V. Van Gogh, Fiori 1888)

                                                                                                   Fiori e poesia per voi tutti!

Cari amici sono davvero contenta di questo traguardo raggiunto grazie alla vostra presenza e alla vostra sensibilità.

Anch’ io vi seguo con attenzione e spero di poter condividere i vostri successi e le vostre attese di scrittori, poeti,  intellettuali ed artisti.

Il nostro mondo è meraviglioso, ma non dobbiamo mai dimenticare la vita che si manifesta intorno e fuori di noi con le sue contraddizioni, le ingiustizie e la guerra. La nostra voce non resti in un rifugio intimistico, ma consideri sempre il dolore del mondo.

Da tutti voi sto imparando qualcosa e vi ringrazio anche per questo. Vi abbraccio tutti affettuosamente. Marisa.

INCOMUNICABILITA’

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CON-TOUCH ( Premio internazionale di pittura ” Guglielmo II “, Città di Monreale, conferito all’artista” per la sua rilevanza stilistica”.)

(Barbara Missana, oil on canvas, 2010)

http://www.barbaramissana.it

barbara.missana.arte@gmail.com

Contatto è solo lo sfiorarsi di diversi mondi in un breve , intenso ma inconsapevole incontro che accende nell’ osservatore il dubbio sull’ epilogo narrativo.

La narrazione estetica muove dalle  quattro individualità raffigurate nel dipinto e, forse non prevede alcuna loro compenetrazione, se non quella pittorica del pensiero che nell’ autrice prende forma, colore, spazio.

Ciascuna figura occupa il suo cielo, lo spazio-tempo in cui è stata relegata dall’ artista la possibilità comunicativa. Si osserva l’ approccio piscologico alla solitudine, al male del vivere reale e virtuale.

Le figure e la loro gestualità enigmatica si collocano in zone divise e insuperabili; forse è opportuno incontrarsi solo per un attimo, per non soffrire poi del distacco, delle assenze, dei silenzi che dissolvono l’ empatia e la comunicazione; forse è più idoneo il gesto di rifiuto e di difesa delle mani e dei corpi accovacciati verso un incontro faticoso e impudico, perché  queste realtà figurative e simboliche non saranno mai connesse.

Nessuno sa, lo ha deciso preventivamente l’ autrice, dove mai, e se, si svolgerà nel tempo e nello spazio emotivo un incontro di parola e di gesto.  All’ osservatore resta la necessità di cercare dentro di sé le risposte ai dubbi suscitati dall’ artista, perché il dipinto non  esaurisca la sua funzione nella bellezza delle forme corporee o del colore, ma prosegua in un atteggiamento interiore di apertura consapevole, ispirata e profonda. Marisa Cossu

Barbara Missana, giovanissima pittrice, scrittice e studiosa dei processi mentali tra arte e cervello, si è laureata in Storia dell’ Arte, facoltà di lettere e filosofia, presso l’ Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, con il massimo dei voti , il “bacio” accademico e la particolare menzione della commissione per il brillante curriculum studiorum.  E’ autrice del libro” La neuroestetica e Kandisky” , Sentieri Meridiani Edizioni ; è inoltre scrittrice e autrice per la rivista on line ” State of mind”. Ha già al suo attivo alcune personali e la partecipazione a mostre in Italia e all’ estero.

RISPONDI CON UN LIBRO . Test Fantasia proposto da Bloom2489

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Partecipo volentieri al gioco con l’ intento di smentire ” le voci ” sul poeta triste, melanconico e cogitabondo .

1)Sei maschio o femmina?

Piene di grazia, Vittorio Sgarbi

2) Descriviti

La ribellle, Valeria Montaldo

3 ) Cosa provano le persone quando stanno con te?

La rabbia e l’ orgoglio, Oriana Fallaci

4) Descrivi la tua relazione precedente

L’ uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Oliver Sacks

5) Dove vorresti trovarti?

Va’ dove ti porta il cuore, S. Tamaro

6) Come ti senti nei riguardi dell’ amore?

Relitti e tesori, Folco Quilici

7) Come descriveresti la tua vita?

La Divina Commedia, Dante Alighieri

8) Cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio?

Cento anni di solitudine,  E. Maria Marquez

9) Dì qualcosa di saggio

L’ arte di imparare da ogni cosa, Kabat Zinn J.

10) Una musica

La profezia segreta di Mozart, Matt Rees

11) Chi e che cosa temi?

Inferno, Don Brown

12) Un rimpianto

L’ illusione feconda, Gustave Thibon

13) Un consiglio per chi è più giovane

Il Principe, N. Machiavelli

Un saluto alla simpatica ideatrice di questo test. Marisa Cossu

CHIEDO…

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10552575_10152543223611293_8163581806726146473_n[1]

( The tree is located in Portugal…Amazing Places. )

Chiedo all’ albero

chi lo innalzò

dalle profonde radici,

dalle pietre immerse nella terra;

chi ricoprì col rotondo

mantello delle foglie

i rami brulli,

chi diede i frutti

e rivestì di fiori le braccia

tese a ricercare il vento.

Chiedo all’ albero

chi portò via il mantello,

chi gli rubò le foglie,

gli strappò la bellezza,

chi lo gelò nel vegetale sonno

fino all’ inconsapevole risveglio.

Ma l’albero non sa perché fiorisce,

perché anela la luce,

perché vive di sonno e di risvegli,

perché muta nel tempo

perché appare nel mondo

e si trasforma.

© Marisa Cossu

LA CASA

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ant_0011[1]

Dalla torretta alta sulla Mora

l’ antica casa apre occhi di pietra

sulle verdi colline,

sulle risaie dove scorreva e scorre

il canale con voce melodiosa di cascata;

s’ inoltra tra vigneti lineari

tra filari ordinati di uva rossa

e sgorga presso il lago

al limite del bosco.

Gli occhi sono finestre,

archi perfetti di cattedrali vuote;

nelle vaste stanze e per le scale

ancora si nascondono per gioco

le ombre delle vite già vissute;

ma ogni cosa si è posta nel suo spazio

immutabile e ombroso,

dove poggia le membra consunte

e polverose, l’ implacabile tempo.

La casa vive del suo passato

e nel presente custodisce i ricordi …

“…la fulgida magnolia ricoprì di fiori bianchi

i neri capelli della sposa,

e bianco era lo sposo

nella bella divisa di Marina, la fascia blu,

i biondi capelli riccioluti;

intorno fiorirono cespugli di bacche rosse,

si aprirono gli ibiscus come fuochi,

sbocciarono le ortensie azzurre e rosa;

il vento si fermò per non sciupare

i petali dei fiori appena nati;

rinverdì l’ erba tenera

e un vecchio abete affacciò

i suoi rami presso il muro

a  guardare ammirato;

Il Monte Rosa innevato

vegliava da lontano

con bagliori di stella;

all’ interno, l’ intimo susseguirsi delle ore,

il rumore dei passi,

l’ odore della festa

l’ armonia degli affetti,

l’ amore ancora vivo…”

Anche da qui è passata

l’ indicibile morte a toccare ogni cosa

a chiudere il dolore tra le mura,

a spegnere la luce, i bei colori,

il rosso del triciclo tra i gerani,

a fermare nell’ aria l’ altalena

per renderla, ormai inutile, invisibile.

La casa preserva la memoria :

in rassegnata attesa, conta e riconta

ore scandite dal ciclo della luce

e attende che qualcuno

la risvegli dall’ ordine dolente

in cui riposa, sopravvissuta al buio.

La guardiana di pietra si domanda

perché intorno la vita ancora  scorra

replicando se stessa

e si commuove al canto della Mora

che passa e mai si ferma,

 metafora dell’ eterno mistero

del conflitto tra la morte e la vita

tra l’ essere e il non essere…

 Qui riposa tanta parte dei sogni,

trasformati e non tolti

© Marisa Cossu

come ci invita a credere la fede.

QUANDO TU APPARI…

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0001[1]  (G. De Chirico, Ettore e Andromaca, scultura 1970)

Quando tu appari

prendo forma e voce,

esco dal vuoto

del sipario muto

in cui mi avvolgo;

esisto se mi guardi,

in te ha senso il mio nome

se mi chiami.

Quando tu appari

mi accorgo del mio corpo

e divengo l’ immagine

scolpita dai tuoi occhi,

donna, altra da me,

che tu colori con i tuoi pensieri

e rendi viva come per magia,

donna che ti conosce,

ti prende come sei,

donna che, quando appari,

si spoglia di se stessa

per rivestirsi del tuo desiderio

…e non ha voce

se non per parlare

della bellezza della nostra vita.

Quando tu appari,

prende forma e voce

l’ unica cosa certa:

il mio amore per te

e non importa

se è solo un’ illusione.

Anime blogghe

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Splendidi Quarantenni

Sono anime senza pelle, i blogger.

Li scovi nei blogroll altrui, tra un impegno e l’altro e succede che te li bevi a piccoli sorsi, gli rosicchi un po’ l’anima, ti appropri delle loro paure e dei loro sogni. E loro te lo fanno fare: ne hanno bisogno.

Si schiudono in modi diversi, il loro about è il viso truccato, ma nei post intimisti scopri chi sono e chi vorrebbero essere, cos’hanno perso per sempre, cosa li atterrisce, cosa li fa godere.

Sono tutti delusi, i blogger. Sono insoddisfatti dall’ipocrisia della conoscenza fisica, dall’apparire a discapito dell’essere, dal dover avere a tutti i costi. A volte sono esausti della quotidianità e si rifugiano nel loro circolo virtuale, che è privo di vincoli e quindi non tradisce.

Sono sognatori, i blogger. Vorrebbero scrivere di professione e camparci e farci i reading e leggere montagne di libri invece di lavorare o accudire; sono artisti intimiditi dall’apprezzamento delle…

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… MA COS’È QUESTO BLOG ?

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Cari amici,

volentieri vi comunico, come dice il mio attuale padrone e signore il BLOG, che , avendo superato da tempo nella più assoluta discrezione i 200 LIKES, oggi ,grazie a voi tutti, ne ho segnato ben 500 con 1004 punti ( sic! ); ho postato oltre 100 articoli e sono seguita da 131 amici; io ne seguo molti di più. Sono quindi “uno scrittore prolifico” come dice il signor Blog.

Il caro ma imperativo padrone pro tempore della mia scrittura, mette in crisi le mie precedenti e consolidate certezze,la mia stessa identità, il mio mondo, il mio modo di comunicare.

Ma cos’è questo BLOG in cui sono stata catapultata dalla Casa Editrice del mio libro come in uno sconosciuto girone infernale i cui tormenti autoreferenziali sono le torture dei LIKES e della perenne, impudica esposizione agli occhi di migliaia di scatenatissimi e competenti bloggers, pazienti, comprensivi e gentili, ma pur sempre lontani ed estranei alle mie dinamiche interiori e comunicative. Questo continuo dover essere della scrittura digitale mi sta causando il famoso crampo dello scrittore tanto più che il computer si diverte a giocarmi  mille tiri mancini, dispetti e sottili trabocchetti per gettarmi nelle più brutte figure della mia vita. Nel BLOG ci si può sentire molto soli, insicuri ed incerti perché in questo vasto universo comunicativo, ricco di mille sensibilità diverse e plurali, a me un po’ mancano gli elementi essenziali della comunicazione cui cerco di sopperire non  solo con il mio ” sentire”, ma con immagini, sollecitazioni che diano forza alle parole .Vorrei svelarmi nella mia autenticità, con le mie idee, con la mia immaginazione attraverso i versi e le rifessioni che scrivo.

Cosa vuole da me il signor BLOG? Sono in una vetrina in cui esporre i prodotti della genialità o di una smisurata banalità, senza alcun sistema di riferimento oggettivo? Oppure il BLOG  consiste in una offensiva digitale destrutturante contro l’ immobilismo dei poteri mediatici dominanti e la crisi dell’ editoria in genere? O ancora, più semplicemente, sono in una nuova forma di comunicazione sociale con un suo linguaggio e una sua filosofia di cui devo imparare a riconoscere i sintomi estetici ?

A me però il BLOG piace anche se ancora devo lavorare per entrare nelle logiche interne ai gruppi che vedo costituirsi intorno ad interessi culturali comuni e divenire meno incerta nell’ adesione ai modi del nuovo mondo. Con un po’ di nostalgia , deformazione professionale a parte, cercherò di tradurre il freddo feedback di pavloniana memoria in una relazione più amicale, vicina e calda. E se il signor BLOG dovesse punire le mie sincere osservazioni, il mio ardire, mi servirà da lezione.

Un grazie affettuoso a tutti per avermi accolta tra voi. Marisa Cossu

Un ringraziamento particolare a Belinda Raffaeli, Antonio Tomarchio e a Liù per i meravigliosi quanto inaspettati premi .

NOI…

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1923_pablo_picasso_618_gli_amanti[1] (P. Picasso, Gli amanti 1923)

Dove vanno le nostre orme

congiunte e consapevoli

nella notte dell’ amore già vissuto…

Camminano le nostre ombre

immerse nella tenera oscurità

per un attimo troppo breve.

Tremano sulla porta del tempo

all’ apparire dell’ aurora;

i nostri passi sfiorano

la metamorfosi

accettata con la vita…

Dove vanno, dove finiscono

le nostre mani,

i corpi immemori e incerti;

dove si congiungono le ombre

bagnate dalla luna…

( Marisa Cossu, La vita bella, pensieri e parole )