Archivi giornalieri: agosto 12, 2014

I DUE VOLTI DELLA CITTA’ DI TARANTO (ORI ed ORRORI))

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1385987_678923168798922_197838519_n[1]  ( Elena Di Ciolla,  ORI ed ORRORI di Taranto )

L’artista ha inteso rappresentare la bellezza magnogreca dell’ antica Taranto, con i suoi fasti e la sua importanza storica, archeologica , museale e culturale in contrapposizione ai problemi della città a noi coeva.

Mi chiedo se la storia e la bellezza possano convivere con il progresso quando esso distrugge le vocazioni naturali dei territori. Taranto, città marinara dalle coste pescose e accoglienti, ha ormai dimenticato le sue origini e le sue tradizioni legate alla civiltà marinara e contadina da cui ebbe fondazione ed origine; la fame di lavoro e di benessere ha vinto spesso sulla sicurezza e sul bene inestimabile della salute.

Il dipinto sfiora i temi sociali, economici, lavorativi e strutturali di cui Taranto soffre ormai da troppo tempo . Molti giovani scelgono di emigrare in cerca di un lavoro, mentre altri si adattano all’ aiuto dei genitori e dei nonni pensionati; la città è cupa, scarsamente illuminata, con poche risorse per una visione socio-culturale e per il volontariato; molti sono i negozi chiusi e le attività artigianali ed imprenditoriali ferme. I beni culturali e archeologici, di cui è ricca la città, non vengono valorizzati, mentre potrebbero rappresentare una forma rilevante di ripresa e di riscatto in tutti i sensi specialmente in campo turistico. Per non parlare delle più elementari strutture urbanistiche… del  problema dei rifiuti e della conservazione e sistemazione dell’ arredo urbano.

A ciò si aggiungono,come problemi vitali, l’ inquinamento generalizzato, causa di indicibili limitazioni, malattie, sofferenze e una forte cementificazione sviluppatasi nel corso del secolo.

Se si pensa ai cantieri navali, all’ arsenale, al porto, e al promesso e mai realizzato interporto, si può comprendere lo sgomento della città impotente e incapace di progettare il proprio futuro.

Ci sarà un futuro per tutti noi? E quanto dovremo aspettare, mentre il vento del Sud fa volare dappertutto la rossa polvere che tutto copre e divora?

Marisa Cossu