I figli lontani
sono gli aquiloni del ricordo
liberati dal vento
per gioco sopra un prato.
Essi volano in fretta
e si allontanano
nell’ azzurro pervinca
di un cielo indimenticato.
I figli lontani
sono il mare, i fiumi, le terre
che separano l’ anima
dalla tenerezza;
sono le strade, i treni,
l’ aereo che romba
sulle città
per il ritorno o l’ addio,
sono i volti incontrati per caso
tra la folla indistinta
di un marciapiede.
E sono uccelli
nell’ autunno dei ricordi,
per chi pensa all’ inverno
e non può sapere se la terra
avrà ancora un risveglio
di fiori rosa
dell’ albero davanti alla finestra.
Le nuvole mutevoli
trascorrono veloci
con i volti pensati e immaginati
nella struggente nostalgia
dei giorni.
Ora la pioggia
cade sui pensieri…
il telefono squilla nell’ attesa.
( Marisa Cossu, La vita bella, pensieri e parole)
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