Io ti parlavo
ma tu avevi negli occhi
un mondo perso
e guardavi lontano.
Cosa vedevi
nello stesso istante
che io cercavo in te
quell’ ironia
pacata e un po’ segreta
conosciuta ed amata
come espressione inquieta
del tuo essere.
Dove vivevi
mentre la mia vita
si rivelava tua
nelle parole
(nelle tue mani era
anche il respiro ).
C’ era posto per me
nel tuo universo,
nei tuoi pensieri,
o già altrove esistevi
in quel momento
senza di me
e la mia storia esclusa
rimiravi.
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