Su barconi di legno,
su gommoni
partono i profughi
stipati nelle stive,
razza umana promiscua
nuovi schiavi
gementi
tra le onde del Mare Nostrum
trasportati al naufragio
alla terra promessa.
Orrore
poi salvezza
prigione.
Ora
aggrappati
come insetti
all’ alta rete invalicabile
ragazzi , uomini,donne
gettano il cuore
oltre il confine
liberi
di fuggire
arrampicati
sui cancelli chiusi,
gridano
ritorno, madre, terra
per cadere
nel baratro del gemente
girone
buio dolore
Andare via lontano,
ma dove
come.
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