PARLIAMO DI SINCERITA’

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arlecchino2006[1] ( Barbara Missana, Arlequin dipinto olio su tela  2010 )

SINCERITA’ !

Quante volte s’ invoca il tuo nome nei conflitti della nostra presenza tra gli altri, nelle relazioni d’ amore, di amicizia, nella famiglia e nel mondo lavorativo…e perfino nel blog, dove spesso ho letto amare riflessioni su questo punto cruciale dei nostri rapporti interpersonali; altrettante volte mi sono chiesta quale fosse il nostro grado di consapevolezza, se in noi fossero chiari i limiti di questa parola nel suo reale significato e se le nostre illusioni non fossero invece alimentate dalla consolidata retorica moralistica.

Secondo me, la sincerità è uno stato di grazia, un habitus, in cui si struttura e si manifesta un individuo pensante e senziente: una proprietà della psiche per cui noi tutti crediamo in  ciò che affermiamo e affermiamo ciò in cui siamo convinti di credere; poichè sarebbe destrutturante falsificare se stessi, il falso è frutto di errore o di ignoranza.

Sulla nostra pelle abbiamo provato l’umiliazione della menzogna e, talvolta abbiamo mentito anche noi celando una parte di verità che in quel momento non poteva essere detta. La sincerità riguarda quindi le singole, particolari situazioni in cui quotidianamente siamo immersi con la macchina del giudizio critico spesso obnubilata da emozioni e pregiudizi. Abbiamo bisogno di una maschera o di un habitus, e si può educare l’ individuo alla sincerità?

E’ certo che la VERITA’ non può essere impartita se non nell’ ambito di un insegnamento dogmatico: la verità si confronta sempre con la libertà. Esistono tante verità, nella vita , nella psiche, nella cultura, nell’ arte e perfino nella scienza ( Albert Einstein ha detto che l’ immaginazione è più potente della realtà ). E’ pur vero che se non si può insegnare la verità, si può imparare ad apprendere un equilibrio delle risposte emotive, un approccio intelligente alle dinamiche situazionali, l’esercizio a praticare in primis la lealtà e sincerità verso se stessi. Qui si forma la civile convivenza ecologica e universale e l’ ignoranza viene subito soppesata attraverso il suo atteggiamento incontinente.

Ebbene si, la sincerità perfetta è impossibile! Essa appartiene all’ Assoluto detentore del bene , del bello, del vero, della virtù…, ma qui si entra in un discorso che mi riservo di elaborare in altre riflessioni. La sincerità  va sostituita umanamente con una parola che esprime molto di più  della stesso concetto di sincerità,  la COMPASSIONE che significa patire insieme e condividere.

Infine, e non cado nella trappola del cosiddetto relativismo, è sempre necessario impegnarsi  nella valutazione di quale verità o di quale menzogna sia opportuno adottare per consolidare la pace. Marisa Cossu.

 

 

” Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero”- Oscar Wilde

“Gli uomini sono sempre sinceri. Cambiano sincerità, ecco tutto”-  Tristan Bernard

” Nulla è più complicato della sincerità”- Luigi Pirandello

” La peggior solitudine è essere privi di una amicizia vera”-  Frances Bacon

Informazioni su Marisa Cossu

Curriculum Marisa Cossu, insegnante psicopedagogista, vive a Taranto dove si dedica alla scrittura e ad attività socio-culturali. Ha dato voce alle sue passioni artistiche, da sempre presenti nella vita e nell’insegnamento, raccogliendo le opere elaborate nel tempo in raccolte organiche e rinnovando la produzione scritta in versi e prosa. Si occupa in particolare di poesia e saggistica. Nel corso della vita professionale ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento degli insegnanti in qualità di relatrice ed animatrice dei gruppi di lavoro promossi dalla Uniba Aldo Moro in accordo con gli Ispettori Tecnici e le Scuole, diffondendo numerosi atti a contenuto disciplinare. Collaboratrice del Prof. Nazario Pardini nel Blog letterario “Alla volta di Lèucade”, vi ha pubblicato alcune opere di poesia e saggistica. Alcune sue poesie, con nota critica di M. R. Teni Mello, vengono pubblicate periodicamente dalla Rivista Letteraria “Cultura Oltre”. Sulla Rivista letteraria “Muse” sono apparse alcune opere con nota critica di Teresa Laterza. Alcuni saggi brevi sono apparsi sulla rivista letteraria “Euterpe” di Lorenzo Spurio e su Oceano News , il magazine-news periodico dell’Oceano nell’Anima di informazione culturale,artistica e sociale di Massimo Massa. Negli ultimi anni l’autrice Marisa Cossu è stata impegnata nei progetti formativi d’Istituto “Amico libro”, “Per un progetto di poesia” e “Tarentum legge”, nell’ambito della diffusione e della sensibilizzazione alla cultura letteraria e alla poesia, in collaborazione con varie Associazioni Culturali e i Licei Aristosseno, Archita e Ferraris di Taranto. Bibliografia: - Raccolta poetica “La vita bella, pensieri e parole” BookSprint Edizioni - Silloge “Sentire”, Marisa Cossu 52, Ed. Pagine Roma - Silloge “Prospettive”, Marisa Cossu 27, Ed. Pagine Roma con audiolibro - Silloge Poetica “Vola la parola” in “Soufle”, Aletti Editore - Raccolta poetica “La carezza delle parole” TraccePerLaMeta Edizioni - Raccolta poetica “Attraverso pareti di pietra” SBC Akea Edizioni - Silloge “Trasparenti pareti” Vitale Editore (premio pubblicazione gratuita, al concorso “Una poesia per Scampia” con la poesia “Madre”) - Raccolta poetica “Di ombra e di Luce” Blu di Prussia Editrice Marisa Cossu ha meritato tantissimi importanti riconoscimenti letterari sia per i suoi libri editi che per i suoi elaborati in poesia, narrativa e saggistica. Ve ne è testimonianza nelle numerose Antologie dei premi letterari ricevuti, classificandosi sempre ai primi posti. Si elencano alcuni premi: 1° Classificato e Premi Speciali - Premio Città di Taranto Le Muse Project 2016 per il libro “La carezza delle parole”. - Surrentum Ars Scrivendi 2016 per il libro”La carezza delle parole” - Concorso Letterario Mauriziano 2016 per il racconto “La palude degli uccelli” - Contest Letterario Oubliette Magazine 2016 per la poesia “Vita” - Contest “La Luna e il Drago Caffè letterario” 2017 per DRABBLE “Le parole sono stanche” - Concorso “Una poesia per … Scampia” 2017 Premio Speciale della Presidenza per la poesia “Madre” e pubblicazione gratuita della Silloge di 15 poesie “Trasparenti pareti”, Vitale Edizioni - Premio Letterario “Gocce di Memoria” 2017 per la poesia “Il ritorno a casa” e Premio Speciale della Giuria per la poesia “Memoria persa” - Premio Europeo Clemente Rebora 2017 per la poesia “Il mondo cade”. - Concorso Ulmeta Città di Ormea 2018 per la poesia “All’amore eterno” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 Premio Speciale della Giuria per la poesia “Città di fumo” - Concorso “Pelasgo 968” Città di Grottammare 2018 Premio Speciale della metrica (Premio IPLAC) per la poesia “Mentre parliamo” - Surrentum Ars Scrivendi 2018 per la poesia “Condizione” - Premio Nazionale di Poesia “Ascoltando la voce del mare, Isola d’Elba 2018” per la poesia inedita “All’Elba” - Premio Internazionale Thesaurus La Brunella 2018 Premio della critica per le poesie “Icaro”, “Condizione”, “Aspetterai” - Premio IL SUBLIME – (GOLFO DEI POETI) – 2018 Sez. D – Premio Speciale della Giuria per la poesia “Mare autunnale” 2° Classificato - Premio Letterario “Tra le parole e l’infinito” 2015 Sezione Autori affermati per la poesia “Sento che un giorno” - Premio Città di Varallo 2016 OTMA/2 per il libro “La carezza delle parole” - Premio Internazionale Mecenate “Voci nel Deserto” 2017 per la poesia “Futuro” - Concorso In Vita VJ del libro 2015 per la Silloge “Il tempo e la parola” - Concorso TraccePerLaMetaEdizioni “Antonia Pozzi” per il racconto “I boschi di Temuco” - Premio Sylvia Plath e Amelia Rosselli 2017 per la poesia “E così passa il tempo” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per il racconto “La palude degli uccelli” - Premio “De Finibus Terrae 2018” per il Saggio Letterario “Per un progetto di nuova poesia” - Premio Nazionale Mimesis 2018 per la poesia edita “A Saffo” - Concorso Nazionale di “Poesia nel Borgo” 2018 per la poesia “Ciò che non siamo, ciò che no vogliamo” - Premio Internazionale di Poesia Charles Baudelaire 2018 per la poesia “Il terrazzo” 3° Classificato - Premio Nazionale AlberoAndronico VIII Edizione 2015 per la poesia “Aritmia” - Concorso Taranto “Ispirare la fantasia” I Edizione 2015 per la poesia “Taranto la mia città” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per la poesia “Conosco solo il mare” - Premio Letterario Internazionale LA LUNA E IL DRAGO 2018 per la poesia “All’Elba” Menzioni Speciali di Merito - Concorso Mimesis 2018 per la poesia in metrica “I Tarocchi e la povertà” - Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia 2018 per la poesia in metrica “Condizione”premio IPLAC.

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  1. Discorso complesso, non credo ci sia una risposta univoca. Io sono per la sincerità “quasi” ad ogni costo. La sincerità è bandita però quando si tratta di proteggere la propria vita, quella della propria famiglia, ecc. Lì, per quanto si sia cultori della verità, mentire è D’OBBLIGO.

    Crudele dire la verità in extremis. A una donna 99enne in fin di vita morì il figlio d’infarto e, secondo me giustamente, non le fu detto. Ma secondo voi, se la donna fosse ancora vissuta a lungo, e avesse sofferto per le mancate visite del figlio, non sarebbe stato maggior dolore non dirle che era morto, e lasciarla languire nel pensiero di essere stata dimenticata e abbandonata? Passando ad altri casi, anche se si è tradito il partner, che senso ha confidarglielo in fin di vita? Per farlo morire accorato oltre che cornuto?

    Per il resto la verità, la sincerità, sono quella meraviglia che ci obbliga a crescere, a maturare, e ci regala la libertà. La verità ci costringe ad affrontare la vita anziché sgattaiolare con la complicità della menzogna, ci libera da ogni servilismo mentale, ci fa vincere la paura, che una volta affrontata si ridimensiona, etc. etc. etc.

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    • Sono in sintonia con le tue osservazioni, ma la mia riflessione è di tipo psicopedagogico e filosofico. Credo anch’io nel bene della sincerità anche perché mi sono educata con l’ esperienza alla superiorità della franchezza. Ti ringrazio per il bel commento e spero di poter presto risponderti su un tuo apprezzatissimo post. Un abbraccio. Marisa.

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  2. “…in primis la lealtà e sincerità verso se stessi…” ecco Marisa, questo credo sia il fulcro anche dell’educazione e dell’insegnamento (forse perché è ciò che i miei genitori hanno sempre fatto con me). se impariamo a non mentirci, sapremo scindere con onestà, anche se magari non riusciremo ad attuare la scelta giusta (perché magari i fatti ci dimostreranno che era meglio non esser sinceri oppure esserlo). bello il post ed anche le citazioni, in modo particolare, per me, il tuo “infine”.

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  3. di base noi trattiamo gli altri come trattiamo noi stessi;
    questo trattamento di noi stessi può essere fluttuante, anche senza saperlo certe volte possiamo trattarci male, raramente ci trattiamo bene senza saperlo e poi ci sono le situazioni contingenti che ci chiedono di essere all’altezza applicando una adeguata strategia sottotraccia.

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