Non sapevo che dietro la collina
e la schiera di arbusti senescenti
avrei incontrato un lago di ginestre.
Un sole stanco del solito cielo
s’ era posato ai piedi della valle
che lo guardava silenziosa e brulla
con gli occhi dei cespugli sempre verdi;
e da lì mi abbagliava coi suoi raggi,
con i fiori dorati, risplendenti,
un miraggio assoluto di bellezza
irraggiungibile, una sfida
a intraprendere un viaggio,
un’ avventura gialla…
tuffarmi nel mistero, perdermi
tra i sentieri delle ginestre in fiore,
riempirmi di quel sole e portarlo lontano,
oltre il confine tracciato dal mio sogno,
una grande illusione, un altro giorno.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.