Il senso dei ” ritorni”

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Ouroboros, il serpente che si morde la coda

Ouroboros, il serpente che si morde la coda

Il simbolo esoterico della ciclicità del tempo ha motivato le mie riflessioni e la scrittura di questa breve poesia:

Un eterno ritorno

è la mia vita,

si congiunge l’ inizio

con la fine,

la mia corsa si arrende

ad un finito bivio

di un infinito tempo.

Di fronte all’idea del tempo regolatore e misuratore tassonomico della nostra presenza finita, mi pongo non tanto con ragionamenti filosofici, quanto con riflessioni che nascono dal mio mondo poetico, dal mio “sentire” e dalla mia esperienza. In particolare il tema del “ritorno” assume una connotazione centrale nella mia visione poetica del tempo.

Avverto profondamente il fascino e il senso di un atto volontario, spesso sofferto, di una decisione che coinvolge la libertà dell’ uomo , ma che contestualmente subisce la contraddizione di verificarsi in un tempo infinito mediante atti che nel tempo si ripetono infinite volte. E’ come se tutto fosse già accaduto : esiste solo la possibilità del “qui ed ora”, nell’ attimo presente.

La mia vita è un eterno ritorno ma scorre su un nastro lineare infinito; sono intrappolata nella mia vicenda personale e nella mia costituzione psichica, tuttavia attraverso la rottura della  linearità riesco ad immaginare una circolarità che sfidi  l’ inesorabile corsa del tempo attraverso i ” ritorni “.

Il ritorno, seppure liberatorio, presuppone un avventuroso percorso su sentieri poco battuti, spesso, sconosciuti, abbagliati da miraggi e illusioni, da tentativi protesi alla conoscenza e realizzazione di “sé”.

Il viaggio avviene fuori e dentro me: è l’accumulazione delle esperienze, degli apprendimenti, delle emozioni e delle relazioni; vi sono piccole e grandi cose, spesso ritenute banali, che hanno profondamente inciso sulla mia consapevolezza e sul mio “sentire”, modificando il mio stato iniziale.

Mi sono posta in un continuo “andare”, come un pellegrino verso un santuario in cui deporre l’angoscia, il vuoto avvertito  che ora m’impone di fermare la corsa per ritornare nella mia realtà interiore e dare un senso alle azioni che riempiranno quel vuoto : ero andata lontano e non mi ero accorta che tutto era già qui.

Mi chiedo, allora, il perché dell’infinita linearità dell’abitare nel tempo e quale sia il mio destino se non quello di correre per sempre.

Ma perché ritornare? Non sarebbe più facile proseguire in avanti nell’ebbrezza dei desideri, affamata di conoscenza, senza limiti, attratta da una forza che mi calamita e rende difficile il soffermarsi nella meditazione e nell’osservazione dei miei pensieri. I ritorni sono quindi  le fermate obbligatorie, le crisi dell’esistenza, le solitudini in cui versa il pensiero affaticato dagli eccessi, dall’alienazione, dalla percezione del costante e crescente dolore dell’universo cui sento di appartenere.

Devo fermarmi perché avverto con forza il bisogno di colmare un vuoto interiore e dare spazio alle mie emozioni; non devo essere altro che una presenza perché “Colui che vede l’attimo presente, vede tutto ciò che è avvenuto nell’eternità del tempo” (Marco Aurelio, Pensieri per me stesso).

La soluzione del vuoto sta nell’immergersi in esso con tutta la coscienza e  la consapevolezza, nel prestare attenzione all’angoscia che ha prodotto le mie crisi interiori e nell’accettarle rispondendo alla chiamata del ritorno. Mi ero smarrita, ora ritorno in me stessa , mi fermo e mi distacco a fatica dalle forsennate connessioni del mio agire e dalle più sfrenate sollecitazioni.

Il ritorno mi consente di apprezzare la solitudine come luogo di meditazione che mi pone tra tutti gli altri attimi contemporanei, passati e futuri dell’esistente. In questo luogo i punti di riferimento sono tutti interiori e devo attendere  a lungo,( ecco la misura psicologica del tempo), per avvertire i sintomi pacificatori del ritorno; non basta voler tornare, bisogna saper attendere di essere pienamente consapevoli della possibilità della nuova ripartenza proprio dal punto in cui il tempo  manifesta con benevola morbidezza la sua ciclicità e la sua momentanea sconfitta.

Informazioni su Marisa Cossu

Curriculum Marisa Cossu, insegnante psicopedagogista, vive a Taranto dove si dedica alla scrittura e ad attività socio-culturali. Ha dato voce alle sue passioni artistiche, da sempre presenti nella vita e nell’insegnamento, raccogliendo le opere elaborate nel tempo in raccolte organiche e rinnovando la produzione scritta in versi e prosa. Si occupa in particolare di poesia e saggistica. Nel corso della vita professionale ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento degli insegnanti in qualità di relatrice ed animatrice dei gruppi di lavoro promossi dalla Uniba Aldo Moro in accordo con gli Ispettori Tecnici e le Scuole, diffondendo numerosi atti a contenuto disciplinare. Collaboratrice del Prof. Nazario Pardini nel Blog letterario “Alla volta di Lèucade”, vi ha pubblicato alcune opere di poesia e saggistica. Alcune sue poesie, con nota critica di M. R. Teni Mello, vengono pubblicate periodicamente dalla Rivista Letteraria “Cultura Oltre”. Sulla Rivista letteraria “Muse” sono apparse alcune opere con nota critica di Teresa Laterza. Alcuni saggi brevi sono apparsi sulla rivista letteraria “Euterpe” di Lorenzo Spurio e su Oceano News , il magazine-news periodico dell’Oceano nell’Anima di informazione culturale,artistica e sociale di Massimo Massa. Negli ultimi anni l’autrice Marisa Cossu è stata impegnata nei progetti formativi d’Istituto “Amico libro”, “Per un progetto di poesia” e “Tarentum legge”, nell’ambito della diffusione e della sensibilizzazione alla cultura letteraria e alla poesia, in collaborazione con varie Associazioni Culturali e i Licei Aristosseno, Archita e Ferraris di Taranto. Bibliografia: - Raccolta poetica “La vita bella, pensieri e parole” BookSprint Edizioni - Silloge “Sentire”, Marisa Cossu 52, Ed. Pagine Roma - Silloge “Prospettive”, Marisa Cossu 27, Ed. Pagine Roma con audiolibro - Silloge Poetica “Vola la parola” in “Soufle”, Aletti Editore - Raccolta poetica “La carezza delle parole” TraccePerLaMeta Edizioni - Raccolta poetica “Attraverso pareti di pietra” SBC Akea Edizioni - Silloge “Trasparenti pareti” Vitale Editore (premio pubblicazione gratuita, al concorso “Una poesia per Scampia” con la poesia “Madre”) - Raccolta poetica “Di ombra e di Luce” Blu di Prussia Editrice Marisa Cossu ha meritato tantissimi importanti riconoscimenti letterari sia per i suoi libri editi che per i suoi elaborati in poesia, narrativa e saggistica. Ve ne è testimonianza nelle numerose Antologie dei premi letterari ricevuti, classificandosi sempre ai primi posti. Si elencano alcuni premi: 1° Classificato e Premi Speciali - Premio Città di Taranto Le Muse Project 2016 per il libro “La carezza delle parole”. - Surrentum Ars Scrivendi 2016 per il libro”La carezza delle parole” - Concorso Letterario Mauriziano 2016 per il racconto “La palude degli uccelli” - Contest Letterario Oubliette Magazine 2016 per la poesia “Vita” - Contest “La Luna e il Drago Caffè letterario” 2017 per DRABBLE “Le parole sono stanche” - Concorso “Una poesia per … Scampia” 2017 Premio Speciale della Presidenza per la poesia “Madre” e pubblicazione gratuita della Silloge di 15 poesie “Trasparenti pareti”, Vitale Edizioni - Premio Letterario “Gocce di Memoria” 2017 per la poesia “Il ritorno a casa” e Premio Speciale della Giuria per la poesia “Memoria persa” - Premio Europeo Clemente Rebora 2017 per la poesia “Il mondo cade”. - Concorso Ulmeta Città di Ormea 2018 per la poesia “All’amore eterno” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 Premio Speciale della Giuria per la poesia “Città di fumo” - Concorso “Pelasgo 968” Città di Grottammare 2018 Premio Speciale della metrica (Premio IPLAC) per la poesia “Mentre parliamo” - Surrentum Ars Scrivendi 2018 per la poesia “Condizione” - Premio Nazionale di Poesia “Ascoltando la voce del mare, Isola d’Elba 2018” per la poesia inedita “All’Elba” - Premio Internazionale Thesaurus La Brunella 2018 Premio della critica per le poesie “Icaro”, “Condizione”, “Aspetterai” - Premio IL SUBLIME – (GOLFO DEI POETI) – 2018 Sez. D – Premio Speciale della Giuria per la poesia “Mare autunnale” 2° Classificato - Premio Letterario “Tra le parole e l’infinito” 2015 Sezione Autori affermati per la poesia “Sento che un giorno” - Premio Città di Varallo 2016 OTMA/2 per il libro “La carezza delle parole” - Premio Internazionale Mecenate “Voci nel Deserto” 2017 per la poesia “Futuro” - Concorso In Vita VJ del libro 2015 per la Silloge “Il tempo e la parola” - Concorso TraccePerLaMetaEdizioni “Antonia Pozzi” per il racconto “I boschi di Temuco” - Premio Sylvia Plath e Amelia Rosselli 2017 per la poesia “E così passa il tempo” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per il racconto “La palude degli uccelli” - Premio “De Finibus Terrae 2018” per il Saggio Letterario “Per un progetto di nuova poesia” - Premio Nazionale Mimesis 2018 per la poesia edita “A Saffo” - Concorso Nazionale di “Poesia nel Borgo” 2018 per la poesia “Ciò che non siamo, ciò che no vogliamo” - Premio Internazionale di Poesia Charles Baudelaire 2018 per la poesia “Il terrazzo” 3° Classificato - Premio Nazionale AlberoAndronico VIII Edizione 2015 per la poesia “Aritmia” - Concorso Taranto “Ispirare la fantasia” I Edizione 2015 per la poesia “Taranto la mia città” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per la poesia “Conosco solo il mare” - Premio Letterario Internazionale LA LUNA E IL DRAGO 2018 per la poesia “All’Elba” Menzioni Speciali di Merito - Concorso Mimesis 2018 per la poesia in metrica “I Tarocchi e la povertà” - Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia 2018 per la poesia in metrica “Condizione”premio IPLAC.

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