Ansia e malessere sociale

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Scrivo alcune riflessioni sull’ ansia generata dal diffuso malessere sociale e mi chiedo quali siano le cause e i fattori di questa situazione emotiva che alberga ormai in vaste zone della società.

Prevalgono sentimenti di paura nell’ immaginare il futuro, di preoccupazione per il presente incerto e problematico, di disincanto per un mondo che si ritiene ormai perduto e in cui erano state fino ad ora riposte le nostre sia pur limitate certezze; si manifestano resistenze a passare dalle piccole e grandi sicurezze del passato al mondo attuale caratterizzato da molti rischi, dalla perdita dei valori tradizionali e dalla generalizzata percezione della precarietà in tutti i campi della vita.

La ” società liquida ” consente incontri fuggevoli e virtuali senza punti di riferimento certi e promuove una enorme quantità di informazioni, spesso contraddittorie, riversate attraverso tecnologie sempre più efficaci e raffinate, su una enorme massa di individui, nuovi Argonauti della comunicazione; qui imperano caste e poteri semi-occulti che esercitano la loro subliminale presenza sulle scelte e gli orientamenti degli individui e dei gruppi.

Di fronte a un lavoro che non c’ è, e che si è modificato con i mutamenti sociali; a un sistema formativo non al passo dei tempi e privo di collegamenti con la realtà  produttiva; ad una violenza ed intolleranza le cui ragioni poggiano sul malaffare e la corruzione, l’ individuo ripiega nella frustrazione e nel pessimismo e non sa come uscirne.

Enorme è la difficoltà ad entrare in un nuovo assetto culturale e sociale in assenza di fiducia e speranza nelle capacità proprie e delle classi dirigenti, che, peraltro, hanno dato pessima prova di sé per un tempo insopportabilmente lungo.

Siamo anche noi, in “un luogo di mezzo” in cui si accentuano il malessere e il disorientamento dell’ uomo chiamato ad esprimersi come individuo e come società: in questo cuneo l’ individuo cerca di diventare ” persona “, di farsi voce e suono per realizzarsi, malgrado tutto, come valore sussistente.

Informazioni su Marisa Cossu

Curriculum Marisa Cossu, insegnante psicopedagogista, vive a Taranto dove si dedica alla scrittura e ad attività socio-culturali. Ha dato voce alle sue passioni artistiche, da sempre presenti nella vita e nell’insegnamento, raccogliendo le opere elaborate nel tempo in raccolte organiche e rinnovando la produzione scritta in versi e prosa. Si occupa in particolare di poesia e saggistica. Nel corso della vita professionale ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento degli insegnanti in qualità di relatrice ed animatrice dei gruppi di lavoro promossi dalla Uniba Aldo Moro in accordo con gli Ispettori Tecnici e le Scuole, diffondendo numerosi atti a contenuto disciplinare. Collaboratrice del Prof. Nazario Pardini nel Blog letterario “Alla volta di Lèucade”, vi ha pubblicato alcune opere di poesia e saggistica. Alcune sue poesie, con nota critica di M. R. Teni Mello, vengono pubblicate periodicamente dalla Rivista Letteraria “Cultura Oltre”. Sulla Rivista letteraria “Muse” sono apparse alcune opere con nota critica di Teresa Laterza. Alcuni saggi brevi sono apparsi sulla rivista letteraria “Euterpe” di Lorenzo Spurio e su Oceano News , il magazine-news periodico dell’Oceano nell’Anima di informazione culturale,artistica e sociale di Massimo Massa. Negli ultimi anni l’autrice Marisa Cossu è stata impegnata nei progetti formativi d’Istituto “Amico libro”, “Per un progetto di poesia” e “Tarentum legge”, nell’ambito della diffusione e della sensibilizzazione alla cultura letteraria e alla poesia, in collaborazione con varie Associazioni Culturali e i Licei Aristosseno, Archita e Ferraris di Taranto. Bibliografia: - Raccolta poetica “La vita bella, pensieri e parole” BookSprint Edizioni - Silloge “Sentire”, Marisa Cossu 52, Ed. Pagine Roma - Silloge “Prospettive”, Marisa Cossu 27, Ed. Pagine Roma con audiolibro - Silloge Poetica “Vola la parola” in “Soufle”, Aletti Editore - Raccolta poetica “La carezza delle parole” TraccePerLaMeta Edizioni - Raccolta poetica “Attraverso pareti di pietra” SBC Akea Edizioni - Silloge “Trasparenti pareti” Vitale Editore (premio pubblicazione gratuita, al concorso “Una poesia per Scampia” con la poesia “Madre”) - Raccolta poetica “Di ombra e di Luce” Blu di Prussia Editrice Marisa Cossu ha meritato tantissimi importanti riconoscimenti letterari sia per i suoi libri editi che per i suoi elaborati in poesia, narrativa e saggistica. Ve ne è testimonianza nelle numerose Antologie dei premi letterari ricevuti, classificandosi sempre ai primi posti. Si elencano alcuni premi: 1° Classificato e Premi Speciali - Premio Città di Taranto Le Muse Project 2016 per il libro “La carezza delle parole”. - Surrentum Ars Scrivendi 2016 per il libro”La carezza delle parole” - Concorso Letterario Mauriziano 2016 per il racconto “La palude degli uccelli” - Contest Letterario Oubliette Magazine 2016 per la poesia “Vita” - Contest “La Luna e il Drago Caffè letterario” 2017 per DRABBLE “Le parole sono stanche” - Concorso “Una poesia per … Scampia” 2017 Premio Speciale della Presidenza per la poesia “Madre” e pubblicazione gratuita della Silloge di 15 poesie “Trasparenti pareti”, Vitale Edizioni - Premio Letterario “Gocce di Memoria” 2017 per la poesia “Il ritorno a casa” e Premio Speciale della Giuria per la poesia “Memoria persa” - Premio Europeo Clemente Rebora 2017 per la poesia “Il mondo cade”. - Concorso Ulmeta Città di Ormea 2018 per la poesia “All’amore eterno” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 Premio Speciale della Giuria per la poesia “Città di fumo” - Concorso “Pelasgo 968” Città di Grottammare 2018 Premio Speciale della metrica (Premio IPLAC) per la poesia “Mentre parliamo” - Surrentum Ars Scrivendi 2018 per la poesia “Condizione” - Premio Nazionale di Poesia “Ascoltando la voce del mare, Isola d’Elba 2018” per la poesia inedita “All’Elba” - Premio Internazionale Thesaurus La Brunella 2018 Premio della critica per le poesie “Icaro”, “Condizione”, “Aspetterai” - Premio IL SUBLIME – (GOLFO DEI POETI) – 2018 Sez. D – Premio Speciale della Giuria per la poesia “Mare autunnale” 2° Classificato - Premio Letterario “Tra le parole e l’infinito” 2015 Sezione Autori affermati per la poesia “Sento che un giorno” - Premio Città di Varallo 2016 OTMA/2 per il libro “La carezza delle parole” - Premio Internazionale Mecenate “Voci nel Deserto” 2017 per la poesia “Futuro” - Concorso In Vita VJ del libro 2015 per la Silloge “Il tempo e la parola” - Concorso TraccePerLaMetaEdizioni “Antonia Pozzi” per il racconto “I boschi di Temuco” - Premio Sylvia Plath e Amelia Rosselli 2017 per la poesia “E così passa il tempo” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per il racconto “La palude degli uccelli” - Premio “De Finibus Terrae 2018” per il Saggio Letterario “Per un progetto di nuova poesia” - Premio Nazionale Mimesis 2018 per la poesia edita “A Saffo” - Concorso Nazionale di “Poesia nel Borgo” 2018 per la poesia “Ciò che non siamo, ciò che no vogliamo” - Premio Internazionale di Poesia Charles Baudelaire 2018 per la poesia “Il terrazzo” 3° Classificato - Premio Nazionale AlberoAndronico VIII Edizione 2015 per la poesia “Aritmia” - Concorso Taranto “Ispirare la fantasia” I Edizione 2015 per la poesia “Taranto la mia città” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per la poesia “Conosco solo il mare” - Premio Letterario Internazionale LA LUNA E IL DRAGO 2018 per la poesia “All’Elba” Menzioni Speciali di Merito - Concorso Mimesis 2018 per la poesia in metrica “I Tarocchi e la povertà” - Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia 2018 per la poesia in metrica “Condizione”premio IPLAC.

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  1. L’Italia è passata da una società rurale, agricola a una società industriale in breve tempo, i soldi hanno iniziato a girare vertiginosamente, chi è riuscito ad imporsi rimane ancora oggi caposaldo di questa nostra terra; storicamnte deriviamo da imperatori, sovrani stranieri, re che hanno dato spazio zero al popolo, lo hanno sempre annientato; politicamnte abbiamo matrice nei Vicerè…tutto ciò non ha insegnato niente, ha continuato a covare negli anni, e noi scaldati dal sole mediterraneo e da una terra stupenda abbiamo bivaccato e ora non sappiamo più chi siamo, l’identità la stiamo perdendo con la sciocca storia di essere un popolo civile, aperto, accogliente. Barzellette che hanno portato al luogo di mezzo e che ci stà affamando.
    Drastica? Assurda? Forse lo sono, ma ormai è ciò che penso di questa meravigliosa Italia, che amo tanto ma che sono pronta a lasciare.

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  2. Le persone non vedono molte prospettive nei giorni a venire, questo non fa che aumentare l’ansia e il malessere. Molti hanno perso il lavoro, molti non riescono a trovarlo e devono continuare a pesare sulle spalle di genitori che hanno pensioni piccolissime e non è certamente piacevole.
    Basta guardarsi intorno e non si vede altro che violenza, cose veramente assurde che mai e poi mai ci si sarebbe immaginati. Di notizie buone non se ne sentono, invece di sistemare la situazione i nostri cari dirigenti non fanno altro che darsi mazzate a vicenda e tutto continua a stagnare con la conseguenza che peggiora continuamente tutto. In questa maniera non si ha più fiducia in niente e si vede tutto nero. Eppure c’è chi continua ad andare avanti con la grande speranza che qualche cosa possa cambiare, in meglio ovviamente, ma credo che siano sempre di meno quelli che ci credono veramente. Mah…. chissà che succederà….

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  3. Bisogna avere la forza di andare avanti, anche se e’ difficile per certe persone, credo che come facevano una volta bisogna stare uniti, la famiglia e’ importante, anch’io spero che le cose migliorino, non puo’ continuare cosi’, mio papa’ che ha 84 anni e che osserva, legge, ascolta le notizie mi dice che dopo la tempesta esce sempre il sereno, ed io a lui credo, un abbraccio cara, passa un bel weekend, ❤ hai scritto un bel post!

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  4. Quando si vive tanto tempo nel benessere, e tutto che si vuole e facile da avere.. … … … ” e poi le cose cambiano pian piano, ma si fa di tutto per tenere il vechio standart …

    già il dovere ea anche il nostro di insegnare che non si pò avere tutto.. le crisi erano da sempre … i nostri nonni erano capace ado affrontare le cose..

    noi ancora ancora… ma i giovani devano imparare tante cose.. e giunto il tempo di essere esempio e fare quattro passi indietro .. ralentiamo un pò e siamo più uniti..

    e contentiamoci di quello che abbiamo… Pif

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  5. Letto le tue parole e condivisibile è l’analisi e le conclusioni che hai scritto.
    Quello che manca alla nostra società “liquida” son gli ideali, quelli che ci hannp ermesso di superare le ristrettezze del dopoguerra, di avviare la rinascita economica degli anni sessanta. Poile nuove generazioni nate da quelle persone che hanno sofferto ristrettezze economiche con la dignità di camminare a testa alta si sono trovate in un mondo dove prevaleva il dio denaro e di conscenza il “tutto subito” senza pensare al domani o all’etica.
    Questo sgretolarsi dei valori sociali, dell’etica, degli ideali sono stati accelerari dalla possibilità di avere denaro in grande quantità attraverso corruzione e malaffare, finendo nel pantano del “virtuale” Ricordo bene quella persona che predicava che saremmo vissuti in um mondo “virtuale” e ha fatto di tutto perché questo si realizzasse.
    Quindi nessun stupore da parte mia se stiamo vivendo in una terra di mezzo, dove chi crede ancora nei valori sociali ed etici, vive nel mondo di fuori (in tutti i sensi) ed è emarginato.
    Il declino di una nazione si misura in questo modo. Roma docet

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  6. Hai evidenziato molto bene mia cara Marisa quali sono oggi i problemi che mettono il nostro vivere quotidiano a dura prova. Potrebbe ciò che hai scritto, essere una traccia per l’esame di italiano alla maturità. Sai comunque quello che più m’impressiona oggi, a parte la violenza raccontata ogni giorno, di cui si farebbe volentieri a meno? Il fatto che oggi , in un tempo in cui la comunicazione ha raggiunto livelli impensabili ,dove l’uomo sembra possibilitato ad intrattenere rapporti con chiunque, la solitudine sia invece padrona della vita di molti, troppi. L’uomo si sente sempre più solo e talvolta anche manifestazioni violente, possono essere un voler richiamare l’attenzione su di sè, un cercare aiuto in maniera distorta.Mi auguro che qualcosa cambi in questa società abbandonata a se stessa e che si possano riaffacciare anche quei valori che sono essenziali per poter affrontare con più serenità ciò che la vita ci propone nel bene e nel male. Buona domenica. Isabella

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