Archivio mensile:gennaio 2015

Finiscono le parole

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Gaetano Previati, Il sogno 1912

Finiscono le parole.

Le consuma la notte

nell’ aranceto dalle piante

incoronate di oscurità,

la notte di polvere nera

posata sui fossi della terra,

la notte del silenzio,

delle parole deposte nude

in un cesto di vimini

in un angolo dimenticato,

quando più nulla origina

dall’ interna passione,

non sale il canto essenziale

dalle zagare profumate.

Finiscono le parole

come spente fiammelle,

non significano nulla,

non pesano, non parlano,

vuote attendono che fiorisca

il giardino dello spirito,

che s’ illumini dei gialli

miracoli invocati.

Ora una dolce  tristezza

affonda radici nel ventre

oscuro e molle della terra;

sopra di me piante distorte

ed incompiuti tronchi

hanno voce di tempo

troppo antico per la memoria.

Anch’ io ho i miei frutti,

ma stanno per essere raccolti

da qualcuno che non conosco,

entrano in un’ altra storia,

mentre la mia anima fluttua,

si dissolve nella nera notte.

 

 

 

Visito il paese

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Marc Chagall, La Mariée 1950

Visito il paese della tua anima

con la meraviglia della scoperta,

resto nel groviglio dei tuoi pensieri,

dormo in caldi nidi di uccelli.

 

Forse ti amo, ed è questo il filo

che trattiene con forza il mio respiro

quando chiamo il tuo nome

nell’ azzurra vertigine di un bacio.

Memoria persa

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Forse la vita terrà in serbo per me

l’ amaro tempo della memoria persa,

l’ assenza dei ricordi

che labili scompaiono nel vuoto

di una parete bianca;

brandelli, lampi di esistenza

trascorsa a inventarmi il futuro,

ad imparare ad apprendere parole,

il senso delle cose e dell’ amore;

quando a esistere sarà solo lo sforzo

di altri a nominare ciò che è mio ,

a dirmi che allo specchio è la mia ombra

disseccata dal tempo dell’ oro

in cui splendeva il sole e l’ armonia,

a scavare gli affetti che provavo

nella mia indifferente estraneità;

 quando  Il presente si svuota di memoria,

l’assenza riempie l’ arco delle ore

pallide nell’ attesa del nulla che verrà.

So che è così, perché mia madre

mi chiamava ” mamma” e m’ implorava

di condurla a casa da quel luogo

non suo, non più pensato.

Un pensiero per me da “Un po’ di mondo” !

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SI, SONO PROPRIO TRE AWARDS !

Ringrazio con entusiasmo l’ amico Marco del blog” Un po’ di mondo” per avermi nominata per questi bellissimi premi.

E’ un modo gentile e colorato per esprimere amicizia e apprezzamento e per collegarci gli uni agli altri.

Sono davvero onorata per tanta stima ed affetto e dedico i premi a tutti gli amici del mio blog; poiché le regole vanno rispettate, e ormai tutti le conoscete, nomino a mia volta 10 amici per ciascun Award.

https://marisacossu.wordpress.com/2015/01/23/

PREMIO A LA LUZ INTERIOR                                        image10[1]

-tuttotace

http://tuttotace.wordpress.com

-sfogliatella

http://sfogliatellablog.wordpress.com

-Alberto Soave

http://albertosoave.wordpress.com

-Tiferett

http://tiferet.wordpress.com

-tachimio

http://isabellascotti.wordpress.com

-Marie Barreno

http://moncoindufrancais.wordpress.com

-ludmillaarte

http://ludmillaarte.wordpress.com

-lulasognatrice

http://liloyblog.wordpress.com

Diemme

http://donnaemadre.wordpress.com

Aquileana

http://aquileana.wordpress.com

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  Premio LIEBSTER AWARD :

-Elena Marino

http://librivagabondi.wordpress.com

-Bloom

http://bloom2489.wordpress.com

-marcoguzzini

http://marcoguzzini.wordpress.com

-Zillifree

http://zillifree.wordpress.com

-lemieemozioniimmaginiepaole

http://lemieemozioniimmaginieparole.wordpress.com

-65 luna

http://susabiblog.wordpress.com

-Farfalla Leggera

http://farfallaleggera.wordpress.com

-mondidasoprire

http://mondidascoprire.wordpress.com

tommasopapais

http://linevitabile.wordpress.com

-EM Elena Marino

http://elenamarino.wordpress.com

Nomino per DREAMY IS THE NEW SELFIE:image9[1]

-Vittorio Tatti

https://vittoriot75ge.wordpress.com

-Belinda Raffaeli

http://belindaraffaeli.wordpress.com

-Kalosf

http://kalosf.wordpress.com

-tuttolandia

http://tuttolandia1.wordpress.com

-segnoassociazione

http://segnoassociazione.wordpress.com

-Antonio De Simone

http://antoniodesimone.wordpress.com

-Maria Beatrice Toro

http://mariabeatricetoro.wordpress.com

-Raimondo

http://raimondoambrosia.wordpress.com

-ombreflessuose

http://ombreflessuose.wordpress.com

-ivanomingottiautore

http://ivanomingottiautore.wordpress.com

 

Quest’ ultimo premio  prevede la pubblicazione di un selfie che vi ritragga presso una cosa , un animale, una persona a voi cara…

Questo è quanto sono riuscita a produrre con le mie limitate capacità grafiche !

Quanto mi avete fatto lavorare!

https://marisacossu.wordpress.com/2015/01/23/

Voi non sapete…

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Monet, Studio di ulivi  1884

Monet, Studio di ulivi 1884

Voi non sapete, amici,

in quali città mi condusse

la vita; per quali periferie

è passata la mia anima

su strade ridenti o sterrate,

dove lasciai il mio cuore

per le cupole d’ oro di basiliche,

per gli alti grattacieli

o per le semplici case

di paesi mediterranei.

Voi non sapete, ed ho dimenticato,

quali amori ho perduto

nella furia dei passi verso casa,

e non sapevo come fosse lontana;

voi non sapete,

quali suoni ho rubato alle canzoni,

ai gesti delle mani, all’ espressione

di fuggevoli sguardi;

quali pensieri sono venuti a me

dai  libri miei compagni

delle chiare notti di gioventù.

E non so spiegare il perché

da ogni terra io sia fuggita

come ladra furtiva.

Vedevo un solo luogo

più adatto a me,

una zolla di ulivi senza tempo

incoronata dall’ azzurro mare.

Il collezionista

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Il collezionista di maschere si fermò al limite del vuoto e vide l’ Eternità.

Le impose la maschera della morte, indossò una pelle d’ uomo e legò le effigi di cartapesta ad un filo perché si dissolvessero, ormai inutili forme, nell’ infinito indistinto.

Lasciò poi che il tempo mutasse le maschere in ricordi e affrettò indietro il passo per non cadere nella prigione della memoria.

Voleva vivere, unico rappresentante di sé, originale immagine di decisione,  nella gara degli opposti estremi, nel turbamento di un’ accettazione maturata nel teatro delle illusioni.

Il presente lo accolse, smarrito e nudo, nella solitudine della sua verità.

Se ora potesse vedere con chiarezza il divaricato bivio dell’ anima nella pelle d’ uomo; se potesse capire fino in fondo il mare della vita vera e in quale isolato angolo di realtà esista la possibilità di soffrire di meno!

Nessuno lo sa: forse è necessaria la ricerca di una nuova maschera perché tutto si ripeta ancora una volta…e poi ancora un’ altra volta, un’ altra volta ancora.

Analisi del 2014 – I Folletti al lavoro!

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I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto delle statistiche preparate per me dai Folletti del Blog:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori.

Questo blog è stato visitato circa 11.000 volte in 2014.

Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 4 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Ringrazio di cuore tutti gli amici del mio blog per aver contribuito al conseguimento dei risultati di cui avevo scritto sulla mia pagina “Riconoscimenti, premi, statistiche”

GRAZIE!

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Case

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M. Sironi, Paesaggio urbano con camion 1920-21

Sfilano davanti a me

le finestre dei caseggiati

come quadri parlanti,

con i davanzali di gerani,

le belle ragazze affacciate

che intrecciano i capelli;

gli anziani sul balcone di ferro

con un grosso cane bianco,

le tende leggermente mosse

da un filo d’ aria di scirocco;

i colori delle persiane,

le pareti chiare e i tetti

sorvolati da voraci gabbiani.

Sfilano i ragazzi spavaldi

con i libri sotto il braccio

su motorini e biciclette;

una bottega alza la saracinesca

e riprende lentamente il lavoro.

E’ come se tutto fosse fermo

all’immagine delle case del sole,

le case di riviera in cui entravo

imprudente per immaginarvi la vita;

un quadro in cui ero dipinta

allegra nella veloce corsa

che il tempo, consumato altrove,

non ha intaccato o scalfito.

E ancora vive l’icona azzurra

della mia fantasiosa giovinezza

in una cornice di ricordi.

Solo che molti di quelli

che conoscevo non ci sono più

ed altri sono usciti dal quadro;

ora restano in casa fragili,

si chiudono per non vedere

e, forse, per non essere visti.

Libera

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Oggi mi sento libera come l’ aria

che avvolge in fresche onde

la mia avventura,

solo respiro, solo anima,

la parte migliore di me,

come le spontanee parole

uscite dalla mia bocca,

come il vento che mi conduce

in vortici di danza

e vola con ali carezzevoli

 tra i miei capelli;

 libera, in uno stato di grazia

trovato come dono

nel naufragio delle certezze,

dove il mio mare sfiora altri mari

nel vasto orizzonte dell’ umanità.

Oggi sono libera di essere fragile,

di accogliere i limiti del tempo,

 strettamente legata ad un soffio

di possibile fuga dai miei mondi.

E vado dove voglio, leggera

come la mia mano che, libera

sul foglio, scrive le sue parole.