Voi non sapete, amici,
in quali città mi condusse
la vita; per quali periferie
è passata la mia anima
su strade ridenti o sterrate,
dove lasciai il mio cuore
per le cupole d’ oro di basiliche,
per gli alti grattacieli
o per le semplici case
di paesi mediterranei.
Voi non sapete, ed ho dimenticato,
quali amori ho perduto
nella furia dei passi verso casa,
e non sapevo come fosse lontana;
voi non sapete,
quali suoni ho rubato alle canzoni,
ai gesti delle mani, all’ espressione
di fuggevoli sguardi;
quali pensieri sono venuti a me
dai libri miei compagni
delle chiare notti di gioventù.
E non so spiegare il perché
da ogni terra io sia fuggita
come ladra furtiva.
Vedevo un solo luogo
più adatto a me,
una zolla di ulivi senza tempo
incoronata dall’ azzurro mare.
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