Archivio mensile:marzo 2015

Potrei vivere per sempre

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Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1949

Potrei forse vivere per sempre

e mai conoscere la città dell’uomo,

solo alla fine incontrerei l’enigma

della caduta, nel casuale errore,

quando il corpo frana con un gemito

nella sconfitta dello smarrimento.

Qualcuno laverà lo scudo franto

con acqua di trasparente verità

solo in brevi attimi di redenzione;

ma non  mi salverà dalla colpa vivente,

dal male oscuro della mia estraneità,

come dio distante, flesso su se stesso

a contemplarsi prima di svanire.

© Marisa Cossu

Virus

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Coda virale e tanto tempo per pensare, tra brividi, incubi, aritmie, assonnate lucidità e sprazzi di vita disegnati sulle pareti dalla febbrile agitazione; nessuna vocazione poetica, nessun pensiero lirico ma un più prosaico abbandono all’apatia.

La verità è che non ho mai sentito la crisi della mia forza e delle mie certezze come in questi giorni: l’incubo della pagina vuota, l’impedimento e l’impotenza a creare, le parole arruffate negli altoforni della mente.

Ho provato la paura e lo smarrimento di non potermi più esprimere, di non poter tornare a casa; vedevo il mio blog impazzito, i post pieni di errori da matita rossa e blu, gli amici distratti e impazienti, i  cosiddetti “poeti laureati” all’attacco della mia fragilità, i verseggiatori all’arma bianca nella virologia del social, i guru incontrastati della penna digitale pronti a rendere le mie Sillogi carta straccia; e poi, concorsi, premi letterari, Antologie, Collane, menestrelli, cantori ed acrobati, editori, come in un film di felliniana memoria.

Si potrebbe pensare ad una febbricitante follia e forse lo è stata; ma ancora si insinua con le sue insopprimibili verità, in questo nuovo ritorno, la percezione di inutilità della parola, del mio inadeguato potere semantico unito allo scarso talento a farmi carico, comunque e dovunque, di un invisibile abisso aperto di fronte alla vacuità della mia presenza nella scrittura e nella vita.

Eclissi

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Eclissi solare-20 marzo-2015

Eclissi solare-20 marzo-2015

Ora ti offuschi come sole

in un cono di immensa rotondità;

volo per bruciarmi le ali

al fuoco originario della vita;

ma un lampo ramifica il sereno

di rossa elettricità,

paura  delle ore oscurate a un tratto

da un’eclissi interiore

senza rifugio, nella dispersione

del mio essere cosa;

vibrano voci di pensieri caduti

nello sciame di polvere stellare.

Pesa la memoria di luce

quando il cuore sparisce in una falce

di rimpianto e tu sei evanescente

come corona d’oro che scompare.

Inferno

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Pablo Picasso, Minotauromachia 1935

Molti pensano all’Inferno come ad una città di fuoco

che mai conosceranno tra i tanti paesi irraggiungibili

e anch’io riesco a vedere il male solo fuori di me

nel ferro e nelle rovine di una estranea violenza;

ma l’Inferno è dentro, nel groviglio delle emozioni,

nella colpa personale da scontare con la vita;

non potrò perdonarmi se non nella paura di me stessa

nel trasparente imbuto dell’essere non vista nel silenzio

di solitarie navigazioni in un vuoto d’aria.

La mia dolente città si popola di ombre indifferenti

nei vasi comunicanti di una estranea comunicazione

e scende in me con i voraci mostri del panico;

di notte scava nel mio sangue l’uccello nero d’ansia

e solo all’alba vola da una finestra aperta.

Il mio amore

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G. de Chirico, Pianto d' amore

G. de Chirico, Pianto d’ amore

Il mio amore ha pudore delle parole,

conosce la misura dei gesti,

affonda radici nella tenerezza

e ogni giorno tempera l’ansia della solitudine;

cammina con la mia passione verso il cielo

della tua azzurra  Stella Polare;

mi accompagna ogni notte il bisogno di te

che vivi nella struttura del mio cuore

con inspiegabile necessità.

Per questo ti amo; per il tuo respiro,

per le tue mani lievi, per la tua voce suadente;

perché abiti in me da sempre,

così diverso ma comprensibile,

parte di me più vera e irrinunciabile.

© Marisa Cossu

Ho pensato

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F. Renè Rodin, Il Pensatore, scultura bronzea, 1904

Ho pensato di farmi dimenticare,

di fuggire da questa città

dove l’ odio si esprime in riti violenti

e la notte getta un velo  d’ agonia

su un inferno di ciminiere e vicoli.

Ho provato ad essere felice

in questa  città di pietra

in ricordi di giovinezza;

ma quelli che ho amato

erano fuggiti prima di me,

altri nascondevano l’indifferenza

dietro un’ apparente simpatia.

Ora cerco di essere me stessa,

chiudo parole e libri in un cassetto

e mi rifugio in un luogo sicuro

dove nessuno possa traghettarmi

su barche di ingenue illusioni.

Qui nascono accessibili segni di verità

nell’ originaria parola delle cose lasciate:

l’ odore della pioggia, il passo degli uccelli,

il senso e la memoria della vita,

la passione del vivere ascoltando.

Ed  ancora distinguo dal tempo i tempi,

dal segmento la linea che infinita corre,

il cosmo e il microcosmo,

il tutto che accoglie l’ esistente

tra le braccia amorose di una madre.

 

 

 

Posso calpestare il silenzio

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Posso calpestare il silenzio questa notte

tra le pareti di una vuota attesa

e un cielo curvo dal volto lunare

affacciato a una finestra aperta;

plenilunio di Marzo, in me si sveglia

desiderio di semi, del tenue vento

di una nuova, sperata primavera;

ma le stelle brillano altrove questa notte

sono con te nel limbo inconoscibile

dove hai portato gli occhi tuoi lucenti

troppo lontano in un’arca di vetro

in fondo al mare della mia memoria.

Posso sdraiarmi questa notte su tappeti

di nostalgia, addormentarmi nella trama

di un sogno e richiamarti indietro

mentre t’inoltri verso la tua luce

dimentico di me, tu Marzo risvegliato

da un altro amore in una nuova vita.

© Marisa Cossu

Un Award da Belinda Raffaeli !

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Share the love!

Ricevo ancora una volta il bellissimo premio, creato da Rebecca Antolini  e assegnatomi oggi dalla cara e talentuosa amica Belinda Raffaeli, autrice amata da tutti i bloggers e conduttrice dell’ormai famosa trasmissione ” DALLA CUCINA AL SALOTTO” di Comoradio.

Belinda questa volta non si è limitata alle regole del premio, ma con la sua inesauribile creatività unita a comprensione, ironia e dolcezza, ha voluto trasmettere l’Award con una dedica rivolta direttamente a ciascuno dei dieci amici nominati. Mi ha commosso la sensibilità di Belinda e la sua amicizia . Visitare il suo blog!

Grazie cara amica!

http://belindaraffaeli.wordpress.com

Nomino perché diffondano l’ amore, la pace e la comprensione nel mondo gli amici del mio blog tra i tanti meritevoli di questo Award:

-Diemme

http://donnaemadre.wordpress.com

-Isabella Scotti

http://isabellascotti.wordpress.com

-Vittorio Tatti

https://vittoriot75ge.wordpress.com

-Stella della sera

http://stelladellasera.wordpress.com

-Nuvole sparse tra le dita

http://nuvolesparsetraledita.wordpress.com

-Fulvialuna1

http://tuttolandia.wordpress.com

-Tommaso Papais

http://www.linevitabile.wordpress.com.wordpress.com

-lulasognatrice

http://liloyblog.wordpress.com

-ludmillarte

http://ludmillart.wordpress.com

-Marco Vasselli

http://marcovasselli.wordpress.com

Assegno un ideale Award a Jalesh e ai tanti affettuosi amici del multiblog La Nostra Commedia.