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Coda virale e tanto tempo per pensare, tra brividi, incubi, aritmie, assonnate lucidità e sprazzi di vita disegnati sulle pareti dalla febbrile agitazione; nessuna vocazione poetica, nessun pensiero lirico ma un più prosaico abbandono all’apatia.

La verità è che non ho mai sentito la crisi della mia forza e delle mie certezze come in questi giorni: l’incubo della pagina vuota, l’impedimento e l’impotenza a creare, le parole arruffate negli altoforni della mente.

Ho provato la paura e lo smarrimento di non potermi più esprimere, di non poter tornare a casa; vedevo il mio blog impazzito, i post pieni di errori da matita rossa e blu, gli amici distratti e impazienti, i  cosiddetti “poeti laureati” all’attacco della mia fragilità, i verseggiatori all’arma bianca nella virologia del social, i guru incontrastati della penna digitale pronti a rendere le mie Sillogi carta straccia; e poi, concorsi, premi letterari, Antologie, Collane, menestrelli, cantori ed acrobati, editori, come in un film di felliniana memoria.

Si potrebbe pensare ad una febbricitante follia e forse lo è stata; ma ancora si insinua con le sue insopprimibili verità, in questo nuovo ritorno, la percezione di inutilità della parola, del mio inadeguato potere semantico unito allo scarso talento a farmi carico, comunque e dovunque, di un invisibile abisso aperto di fronte alla vacuità della mia presenza nella scrittura e nella vita.

Informazioni su Marisa Cossu

Curriculum Marisa Cossu, insegnante psicopedagogista, vive a Taranto dove si dedica alla scrittura e ad attività socio-culturali. Ha dato voce alle sue passioni artistiche, da sempre presenti nella vita e nell’insegnamento, raccogliendo le opere elaborate nel tempo in raccolte organiche e rinnovando la produzione scritta in versi e prosa. Si occupa in particolare di poesia e saggistica. Nel corso della vita professionale ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento degli insegnanti in qualità di relatrice ed animatrice dei gruppi di lavoro promossi dalla Uniba Aldo Moro in accordo con gli Ispettori Tecnici e le Scuole, diffondendo numerosi atti a contenuto disciplinare. Collaboratrice del Prof. Nazario Pardini nel Blog letterario “Alla volta di Lèucade”, vi ha pubblicato alcune opere di poesia e saggistica. Alcune sue poesie, con nota critica di M. R. Teni Mello, vengono pubblicate periodicamente dalla Rivista Letteraria “Cultura Oltre”. Sulla Rivista letteraria “Muse” sono apparse alcune opere con nota critica di Teresa Laterza. Alcuni saggi brevi sono apparsi sulla rivista letteraria “Euterpe” di Lorenzo Spurio e su Oceano News , il magazine-news periodico dell’Oceano nell’Anima di informazione culturale,artistica e sociale di Massimo Massa. Negli ultimi anni l’autrice Marisa Cossu è stata impegnata nei progetti formativi d’Istituto “Amico libro”, “Per un progetto di poesia” e “Tarentum legge”, nell’ambito della diffusione e della sensibilizzazione alla cultura letteraria e alla poesia, in collaborazione con varie Associazioni Culturali e i Licei Aristosseno, Archita e Ferraris di Taranto. Bibliografia: - Raccolta poetica “La vita bella, pensieri e parole” BookSprint Edizioni - Silloge “Sentire”, Marisa Cossu 52, Ed. Pagine Roma - Silloge “Prospettive”, Marisa Cossu 27, Ed. Pagine Roma con audiolibro - Silloge Poetica “Vola la parola” in “Soufle”, Aletti Editore - Raccolta poetica “La carezza delle parole” TraccePerLaMeta Edizioni - Raccolta poetica “Attraverso pareti di pietra” SBC Akea Edizioni - Silloge “Trasparenti pareti” Vitale Editore (premio pubblicazione gratuita, al concorso “Una poesia per Scampia” con la poesia “Madre”) - Raccolta poetica “Di ombra e di Luce” Blu di Prussia Editrice Marisa Cossu ha meritato tantissimi importanti riconoscimenti letterari sia per i suoi libri editi che per i suoi elaborati in poesia, narrativa e saggistica. Ve ne è testimonianza nelle numerose Antologie dei premi letterari ricevuti, classificandosi sempre ai primi posti. Si elencano alcuni premi: 1° Classificato e Premi Speciali - Premio Città di Taranto Le Muse Project 2016 per il libro “La carezza delle parole”. - Surrentum Ars Scrivendi 2016 per il libro”La carezza delle parole” - Concorso Letterario Mauriziano 2016 per il racconto “La palude degli uccelli” - Contest Letterario Oubliette Magazine 2016 per la poesia “Vita” - Contest “La Luna e il Drago Caffè letterario” 2017 per DRABBLE “Le parole sono stanche” - Concorso “Una poesia per … Scampia” 2017 Premio Speciale della Presidenza per la poesia “Madre” e pubblicazione gratuita della Silloge di 15 poesie “Trasparenti pareti”, Vitale Edizioni - Premio Letterario “Gocce di Memoria” 2017 per la poesia “Il ritorno a casa” e Premio Speciale della Giuria per la poesia “Memoria persa” - Premio Europeo Clemente Rebora 2017 per la poesia “Il mondo cade”. - Concorso Ulmeta Città di Ormea 2018 per la poesia “All’amore eterno” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 Premio Speciale della Giuria per la poesia “Città di fumo” - Concorso “Pelasgo 968” Città di Grottammare 2018 Premio Speciale della metrica (Premio IPLAC) per la poesia “Mentre parliamo” - Surrentum Ars Scrivendi 2018 per la poesia “Condizione” - Premio Nazionale di Poesia “Ascoltando la voce del mare, Isola d’Elba 2018” per la poesia inedita “All’Elba” - Premio Internazionale Thesaurus La Brunella 2018 Premio della critica per le poesie “Icaro”, “Condizione”, “Aspetterai” - Premio IL SUBLIME – (GOLFO DEI POETI) – 2018 Sez. D – Premio Speciale della Giuria per la poesia “Mare autunnale” 2° Classificato - Premio Letterario “Tra le parole e l’infinito” 2015 Sezione Autori affermati per la poesia “Sento che un giorno” - Premio Città di Varallo 2016 OTMA/2 per il libro “La carezza delle parole” - Premio Internazionale Mecenate “Voci nel Deserto” 2017 per la poesia “Futuro” - Concorso In Vita VJ del libro 2015 per la Silloge “Il tempo e la parola” - Concorso TraccePerLaMetaEdizioni “Antonia Pozzi” per il racconto “I boschi di Temuco” - Premio Sylvia Plath e Amelia Rosselli 2017 per la poesia “E così passa il tempo” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per il racconto “La palude degli uccelli” - Premio “De Finibus Terrae 2018” per il Saggio Letterario “Per un progetto di nuova poesia” - Premio Nazionale Mimesis 2018 per la poesia edita “A Saffo” - Concorso Nazionale di “Poesia nel Borgo” 2018 per la poesia “Ciò che non siamo, ciò che no vogliamo” - Premio Internazionale di Poesia Charles Baudelaire 2018 per la poesia “Il terrazzo” 3° Classificato - Premio Nazionale AlberoAndronico VIII Edizione 2015 per la poesia “Aritmia” - Concorso Taranto “Ispirare la fantasia” I Edizione 2015 per la poesia “Taranto la mia città” - Concorso Nazionale Città di Grottaglie 2018 per la poesia “Conosco solo il mare” - Premio Letterario Internazionale LA LUNA E IL DRAGO 2018 per la poesia “All’Elba” Menzioni Speciali di Merito - Concorso Mimesis 2018 per la poesia in metrica “I Tarocchi e la povertà” - Concorso Letterario Città di Cologna Spiaggia 2018 per la poesia in metrica “Condizione”premio IPLAC.

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  1. I momenti di crisi d’ispirazione, per ogni genere di artista che lavora con la fantasia, da che mondo è mondo sono sempre esistiti. Da qui a criticare te stessa fino a questo punto mi sembra esagerato. Hai delle doti grandissime di dialettica, di stile, le tue opere arrivano spesso al cuore dei tuoi lettori, quindi non dovresti dirti certe cose ma piuttosto farti i complimenti per quello che hai fatto fin ora ed accettare questo momento buio così come è arrivato.

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  2. Le parole sono come le foglie, sembrano uguali senza identità , poi magari se ne prendi una in mano osservi, senti, scruti, palpeggi, mastichi…ma è buona , ma non tutte eh!

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    • Bella la tua immagine! Vorrei scrivere e possedere le parole più significative, ma non c’è solo l’interiorità: esiste un mondo di non facili relazioni, di confusi input, di emozioni, tali da rendere faticosa la comprensione di chi siamo veramente

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      • siamo comprensibili? a momenti e sicuramente con diverse letture per gli altri. Lo specchio cara donna creativa ci dice che ci siamo, quindi perchè il tempo con i suoi fatti ci deve bloccare. Ad ognuno il suo muoversi e tu ne hai molti di movimenti!

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  3. Io non so se le parole sono utili, se a scrittura è utile ad altri che a noi stessi. Credo che lo sia, nella misura in cui rende più bella la nostra vita. Forse, nella migliore delle ipotesi, anche quella degli altri. Ma anche se non fosse così, già sarebbe comunque molto. Naturalmente esiste anche una sofferenza della scrittura, ma è una sofferenza che dà senso. (secondo me)

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  4. Non mi trovi d’accordo su tutto l’ultimo capoverso, io ti trovo particolarmente profonda e il tuo linguaggio tondo e carezzevole. Hai una grande dote, quella di far danzare i versi, nessuna delle tue parole suona forzata o in eccesso. E’ sempre tutto ben misurato e tondo che nella mia mente suona come musicale e soddisfa il mio gusto estetico. Detto questo capisco il tuo punto di vista e ho letto delle tue ripartenze, spesso mi sento così vicina alla tua personalità, forse è per la nostra origine comune ma capisco esattamente cosa intendi e io sarò qui a godermi questa ricca ripartenza 😉
    Buona domenica Marisa 🙂

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  5. cosa e come può la parola di fronte al movimento frenetico incessante continuo di una realtà di follia, disperazione, fame, sete, ultima spiaggia, violenta è quello che mi chiedo da un bel po di tempo

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    • Forse ci consola attraverso la visione di un’armonia che, seppure irraggiungibile, è il fine cui tendiamo attraverso il senso della poesia. La nostra condizione ci spinge tra i due poli che tutti dobbiamo affrontare: il vuoto dell’inutile banalità o il pieno dei significati e della comprensione. Un caro saluto. Marisa

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  6. non è la fine di tutto, non è la fine di niente, ma un semplice reset dove ci si trova a domandarsi del senso, della efficacia della parole nel contesto dove viene usata;
    come usare la parola che è comunicazione in questo contesto digitale?
    è utile e sensato e soprattutto sufficiente per l’autore sperimentare la sperimentazione?
    io non credo, non è sufficiente e allora che fare?

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    • Credo che sia indispensabile rafforzare la propria identità personale ed unirvi una salda consapevolezza del nostro modo di essere tra gli altri. Spesso la comunicazione è viziata non solo dal mezzo, ma anche dalla mancanza di semplicità, cioè di essenzialità. Leggendo tanti autori contemporanei, ho l’impressione di trovarmi in una Babele dei linguaggi nelle cui trame è difficile orientarsi. In quale modo voglio comunicare? La mia vocazione è adeguata? Quale ruolo per il lettore? Insomma, chi sono quando scrivo?

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  7. Perchè non credere che possa succedere? E se succede si trova il modo per ripartire, a volte rinnovarsi, a volte migliorare….Guai se non ci fossero le battute d’arresto, quale mente piatta saremmo?
    La tua non lo è guarda solo quello che hai scritto in questo post…pura magia delle parole.
    Un virus particolare da cui gli scrittori non ne sono immuni, i poeti ancor di meno….forse l’area semantica è la paura, la spossatezza della parola, ma anche l’ c’è da scrivere. E tu lo stai facendo.
    Ti abbraccio meravigliosa donna.

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