Ecco la parte migliore di me,
l’invisibile particolare io,
celato ai più e forse anche a me stessa;
ecco il nucleo essenziale
stabile microcosmo delle logiche
interne agli opposti pensieri,
un complesso sentire disposto
in trame di oscurità e di luce
nel vuoto di una solitudine
cercata in mari di memoria
tra flussi di segrete passioni
e nuvole di orizzonti perduti;
il meglio di una vita sospesa
tra la piena coscienza di sè
e l’incertezza dell’essere cosa,
una piccola pietra pensante,
la parte migliore di me, bella
nella falce di luna calante,
un mutevole cuore di terra
avvolto nella rosa dei venti
su cui ancora nascono fiori.
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