Le ceneri dell’io
non riposano in urne preziose,
i frammenti del tempo
non le racchiudono per sempre.
Si disperdono in avamposti marini,
nelle pietraie dei nuraghes,
nei sottosuoli delle città,
sono macerie stratificate
risorte in torri e tralicci;
riposano in profondi ipogei,
guardano da occhi di antiche pareti
da un affresco evanescente
dove un fuoco acceso da fuggitivi
ha lasciato un’impronta di fumo
sbiancato dalla luna nelle acque
di un pozzo senza fondo.
La polvere innalza spessore d’identità
e nuda si confonde alla terra,
da essa emerge materia costruttrice,
sensibile appoggio al divenire,
un quanto indecifrabile espulso
dalla barbarie di un libro bruciato,
sottratto all’apoteosi e poi dissolto
nell’infinita logica del tempo.
©Marisa Cossu
Bellissimaaaa *.* Buona serata! 🙂
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Grazie e un affettuoso saluto. Marisa
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Marisaaaaaaaaaa, 😀 tesoro grande! Sapessi da quanto tempo volevo scriverti ! 😀 Sei bravissima e splendida ! E’ speciale questa poesia. Grazie di tutto. Buona giornata ❤
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Buon sabato e grazie di cuore per le tue parole. Un affettuoso saluto. Marisa
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Le ceneri dell’IO sono ovunque. E’ una splendida poesia che colpisce l’immaginazione del lettore.
Serena serata
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La storia della civilizzazione umana lascia dietro di sé le ceneri della materia su cui si edificano le città, ma anche la cultura, le tradizioni, lo spirito, su cui può continuamente nascere il nuovo. Questa storia è anche fatta di violenza, del dolore degli uomini; ciascuno di noi, l’io, seppure inconsapevolmente, è partecipe di questa avventura. Grazie e un caro saluto. Marisa
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Spiegazione ineccepibile, Marisa. Purtroppo noi nei siamo partecipi e coinvolti consapevolmente oppure no.
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Pingback: Le ceneri dell’io | l'eta' della innocenza
Grazie , molto efficace l’accostamento. Un caro saluto. Marisa
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bella!
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Grazie! Marisa
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