![claude_monet_056_impressione_alba_1872[1]](https://marisacossu.files.wordpress.com/2016/04/claude_monet_056_impressione_alba_18721.jpg?w=300&h=225)
Claaude Monet, Soleil levant, 1872
sull’onda dell’ignoto divenire,
come legno leggero in mezzo al mare
che poi si culla prima di svanire.
Del futuro bruciare solo l’attimo
fuggente nel trascorrere del giorno
e lasciare la pena in fondo all’animo,
nel sottosuolo di mistero adorno
che smemora la vita già accaduta,
le toglie il peso greve del timore,
ne allontana il possibile ritorno.
In altra solitudine vissuta
infine tace ogni parola intorno
e nel silenzio cade già il dolore.
©Marisa Cossu
La sento profondamente mia questa tua poesia, densa di malinconia e di un lasciarsi andare alla deriva, come “quel legno leggero in mezzo al mare….Ti abbraccio cara, è da un po’ che non ci sentiamo, buona giornata. Giusy
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Grazie e un sorriso.
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Un saluto affettuoso e grazie di cuore.
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L’ha ribloggato su marisablog.
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Si parte dal dolce cullare sulle onde e si finisce nel triste dolore della solitudine. sembra il flusso della vita che mostra dolcezze e dolori.
SAereno sabato pomeriggio
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Così è, amico! Un sorriso.
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Notte
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Bellissima poesia Marisa,buona serata 🙂
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Grazie Lory. Buonanotte!
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