Dalla fessura aperta tra le zolle
esile filo d’erba, cercando il sole
tra le pietre appari del durevole
tempo di neve e gelo
e nasci unico e solo dalla terra.
Si tinge il campo della forza verde
che fuori ti sospinge
perché tu spieghi il senso della vita
e della tua prigione,
del ritorno del tempo nel suo flusso
di morte e vita senza una ragione.
L’apparente mistero ora m’inquieta
quando nell’erba leggo l’io profondo
della città deserta del dolore
filo verde d’attesa
nuova speme da compiere vivendo
nella vasta ferita dove il tempo
pesa la sua misura di fatica
appare eterno e come stella muore.
Marisa Cossu
Appare eterno. Già, talvolta.
Ciao.
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Appare…Un microscopico punto dell’immenso infinito.Grazie!
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la forza della natura nelle tue parole.
Hai espresso benisisomo come un filo d’erba riesce a vincere anche in un mondo ostile.
Serena serata
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Grazie e felice fine settimana.
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serena domenica
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L’ha ribloggato su marisablog.
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