Disegnavi con le mani
le tue parole,
i pensieri volavano lievi,
come ali d’uccello
discorrevano sulle labbra
in versi brevi.
E sorridevi con gli occhi,
con il corpo illuminato
dall’interno splendore
della tua intima verità,
io già ombra del vissuto
abbandonato alla sera.
Non appariva immagine
di forme, linee o punti,
sospesi ai fili delle dita,
destavi senza voce
dal nascondiglio
del tuo essere esistito,
il desiderio di possederti
bene infinito e nudo.
Oh divina presenza,
all’apparire ti mostravi vera,
l’essere nell’assenza nascondevi.
Nel divenire incerto della vita,
la mia ombra sbiadiva con la sera
e a me l’avaro tempo ti rubava.
Marisa Cossu
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