
Le lacrime di Feryja, Gustav Klimt
Accade a volte che la mente vaghi
per notturne traiettorie in pensieri di eternità:
la vita dissolta nella morte, lo scorrere del tempo,
il solco degli uccelli nel cielo senza fine
lontano e inconoscibile che continua a girare
indifferente non so dove, né come,né perché;
forse gli opposti vivono in un unico abbraccio
e si separano solo nella paura del silenzio,
si avvolgono nell’acme dello stesso grido,
la stessa voce di qualcosa che nasce,
apre la terra, gioisce del respiro dell’erba,
la stessa voce di qualcosa che cade
nel segreto di un’ombra di memoria.
Marisa Cossu
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie e un affettuoso saluto.
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Sempre brava, con una padronanza delle parole ineccepibile, che illuminano il tuo pensiero anche a dei prosastici come me!
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Grazie. Sei molto gentile. Un affettuoso saluto.
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che bella..
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Grazie di cuore!
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Dolce e malinconica la tua poesia ci porta lontano nel tempo e ci fa sognare, Parole che colpiscono l’immaginazione e ci fanno riflettere sul senso della vita.
Sereno pomeriggio
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Caro amico, ti ringrazio per il bel commento.
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del tutto meritato
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