
G. De Chirico, Ettore e Andromaca, 1917
Forte e gentile amore
a sé sempre mi stringe
e non soccombe al nulla
delle disciolte spore
di tempo che sospinge
nel fremito d’un sogno
il bene che io provo,
mentre in te cerco e trovo
di vita ogni bisogno.
Marisa Cossu
L’ha ribloggato su GABRIELE ROMANO.
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Grazie per aver apprezzato questa canzone in antichi settenari.
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veramente scorrevole e musicale è questa poesia che inneggia al vero amore.
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Grazie e un affettuoso saluto.
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serena notte
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