BUCHENWALD
Tremano le parole sul mio foglio:
non han forza, balbettano l’orrore
che così vasto mi sommuove il cuore
per la memoria che narrare voglio.
C’era un binario nero a Buchenwald,
un cancello di ferro arrugginito,
dentro un male tremendo mai esistito,
c’erano fumo e morte a Buchenwald.
E c’era anche una bambola, già bionda,
un pianoforte muto, senza tasti,
vecchie cose, giocattoli rimasti
in un cortile sotto ad una gronda.
Camminavano numeri stampati
i nomi scritti col fuoco , a Buchenwald,
e stelle gialle in petto a Buchenwald,
uomini morti prima d’esser nati;
vesti rigate e fiori sui recinti
dove ogni desiderio impallidiva,
né rimaneva alcuna cosa viva
mentre sul campo di sconfitti e vinti
la storia già scriveva il suo verdetto
in memoria di un tempo maledetto.
Marisa Cossu
non è facile riversare la morte e soprattutto l’olocausto in poesia,poichè si rischia l’ovvietà,quindi bravissima per il coraggioso omaggio che hai saputo rendere alla memoria di quella immensa tragedia
"Mi piace""Mi piace"
Grazie, mi è stato richiesto ed ho opposto una certa resistenza.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai saputo usare parole giuste e commoventi tanto profonde, da risvegliare in ognuno la memoria di quella folle tragedia. Sei magica cara Marisa. Complimenti. Isabella
"Mi piace""Mi piace"
Bravissima come sempre. Complimenti.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Antonio. Argomento sensibile e difficile da trattare.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ci sei riuscita benissimo.
"Mi piace""Mi piace"
L’ha ribloggato su I PENSIERI E LE POESIE.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie mille!
"Mi piace""Mi piace"
Meritato, è una poesia bellissima, solo l’argomento è di una tristezza assoluta. Grazie a te!
"Mi piace""Mi piace"
Un doveroso e un sentito e commovente omaggio alle vittime della tragedia più grande dell’umanità1
"Mi piace""Mi piace"
una bella e forte poesia per ricordare quei tragici eventi.
Serena serata
Un abbraccio
"Mi piace""Mi piace"