Archivio mensile:aprile 2017

Memoria persa (2)

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Frida Kahalo, Le due Frida 1936

 

 

Pane dorato, franto da una lama

di sole, ultimo raggio, è il volto tuo

 dai solchi della trebbia

 segnato ed appassito

 mentre crescevo, esile spiga d’oro,

sotto il tuo sguardo mite;

ma il grano muta in pane,

 in te si chiude di parola il suono;

negli occhi laghi di umido smeraldo,

dove i pensieri e la memoria persa

nei lembi della sera hanno dimora.

Il tuo viso di terra nutre ancora

la mia anima e il corpo:

 impallidiscono i confini noti;

il vento soffia le morte stagioni,

 scaglie impalpabili del tuo perderti

vanno lontano, lievi,

forse in un gioco d’ombra

dove ti seguo muta a poco a poco.

Ti sono madre nella triste pena,

fantasma d’espiazione,

e ti assecondo in questo strano vuoto.

Marisa Cossu

 

La processione

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madonna[1]

L’ ADDOLORATA

La processione

 

L’Addolorata va cercando il figlio,

il fazzoletto in mano, il cuor trafitto

da ferrea spada, di lacrime il cipiglio,

l’animo afflitto.

 

Nera la veste nel finir del giorno,

alle spalle il tramonto, mani tese,

gli occhi perduti verso quel ritorno,

le luci accese.

 

Madre dolente spoglia di corona,

il figlio ti hanno appeso ad una croce

e il tuo patire il male già perdona

con fioca voce.

Marisa Cossu

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Ricerca

 

Anch’io sono salito sulla cima

di un acero d’argento rivestito

per incontrare Dio, mai visto prima;

 

lo sguardo contemplava l’infinito

le verdi valli e l’infuocata lava,

lì del Signore il segno era scolpito.

 

E vidi l’uomo figlio di quel segno,

ricurvo e solo, perso e senza appiglio

nell’eterna ricerca di quel Regno.

Marisa Cossu