Archivio mensile:Maggio 2017

Libero verso

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Libero verso,

dove fermo un punto

posa il respiro e la pausa scende

tra parole non scritte,

né annotate sull’arioso spartito

di un insolito canto;

e la conta insegue sillabe nuove,

 ritmi disposti solo nell’animo:

non so che cosa sia, dove origini

l’ armonia vaga , come muova da me

l’irrefrenabile fiume di segni

che pretende il mio dire,

si veste d’infinito,

scava nell’odio e nella festa

e, infine, con me giace

per riposare nell’incerto mito

del mio stolto sentire.

Marisa Cossu

La porta

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46- Quadro (n.c.)

 

 

Forse verrà di notte al capezzale

la tua sempre fuggevole presenza,

come solevi quando ero bambina

e la luce spegnevi scomparendo

dietro la porta scura della stanza.

E finalmente prenderai la mano

a te protesa nel tremito nascente

dalla mia stanza vuota, dal luogo

del distacco, un mesto addio

che chiuderà la porta.

E non avrò potuto come allora,

dirti che t’ amo e che mi sento sola.

Marisa Cossu

 

Conoscenza

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Di conoscenza l’uomo varca il regno

alla grande scoperta del sapere

e indaga nel mistero con l’ingegno

dove l’amore genera il volere.

 

Sol “chi ama conosce”, questo è il pegno

di chi si affanna per poter vedere

l’essenza delle cose e sfiora il segno

dell’infinito bene , nelle sfere

 

del ritmico ingranaggio cuore-mente

dove nascono idee, sensi e passioni

che non capiamo. E ci sentiamo persi

 

tra i poli opposti di forti emozioni,

soli e smarriti, dal vuoto sommersi,

ma nulla noi vediamo chiaramente.

 

Marisa Cossu