Libero verso,
dove fermo un punto
posa il respiro e la pausa scende
tra parole non scritte,
né annotate sull’arioso spartito
di un insolito canto;
e la conta insegue sillabe nuove,
ritmi disposti solo nell’animo:
non so che cosa sia, dove origini
l’ armonia vaga , come muova da me
l’irrefrenabile fiume di segni
che pretende il mio dire,
si veste d’infinito,
scava nell’odio e nella festa
e, infine, con me giace
per riposare nell’incerto mito
del mio stolto sentire.
Marisa Cossu
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Buon fine settimana. Grazie.
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anche e te
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credo che sia tra lew tue migliori poesie. Forte e intensa,
‘e la conta insegue sillabe nuove,
ritmi disposti solo nell’animo:
non so che cosa sia, dove origini
l’ armonia vaga , come muova da me’
notevole questa immagine nel contare le sillabe.
Un saluto
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Grazie mille, sei moto gentile. I tuoi commenti mi sollevano l’animo.
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sono le tue parole mi ispirano i miei commenti
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Che bella… Bello rileggerti. Un saluto, Lucia 🙂
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