A mia madre
Quelle tue vesti chiare,
quegli occhi pieni d’ombra
e quei gesti gentili
sono tra i resti delle cose amate,
nella memoria che mi ruba il tempo
a poco a poco. Tu resisti, amata,
e accendi un lume fioco nel deserto
dell’animo ingiallito
dai miei troppi ricordi,
film che trascorre muto
nell’accaduto; sono ombre di rose
reclinate nella calura estiva.
Marisa Cossu
Che bella
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Grazie mille
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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