(“e piove in petto una dolcezza inquieta”)
SONETTO
Fitta la pioggia semina il suo canto
mentre tu, Dora, siedi sul divano
e le gocce ripetono quel pianto
confuse con i punti della mano
che corre lieve a disegnare un manto
di verdi sogni in un tempo lontano
e l’altalena dondola soltanto
perché il vento la spinge piano piano.
Altrove si è disciolto ciò che amavi,
-sotto altra pioggia Morte non ha voce-
ma nulla la tua anima disseta
“e piove in petto una dolcezza inquieta”*,
per ogni goccia un viso ed una croce.
Mi torna in mente quando tu cantavi.
Marisa Cossu
- Verso di Eugenio Montale
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