![658o6p[1]](https://marisacossu.files.wordpress.com/2015/11/658o6p1.jpg?w=295&h=300)
Leonid Afremov, il pittore della pioggia. Impressionista contemporaneo.
Piove stasera ed urla per le strade, gelido il vento.
Una voce di pianto stride, da fragili fessure
di comignoli e vetri al rompersi di legni soffiati
in vortici di pioggia. Schiuma nei rivoli abbagliati
da un barlume di cielo, l’acqua in teorie saponose;
penetra zolle avide dove, tra ghiacciate radici,
reca linfa vischiosa che nutre l’erba e la risveglia.
Sui muri delle case l’oscurità disegna forme
di immaginarie storie; ma del vissuto sfoga il pianto
il coro senza fine di vite sospinte all’angolo
dal vento: neri grumi dormienti in terre aride e vuote,
nell’attesa che taccia il pianto, si plachi la tempesta.
Marisa Cossu
Bellissima.
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Sempre gentile!. ti ringrazio di cuore.
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Concordo in pieno con la nostra comune amica fulvialuna1! 🙂 Tra l’altro il tuo post ha l’ulteriore merito di avermi fatto tornare in mente questa canzone:
Che ne pensi?
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Grazie, per la canzone.
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Grazie a te per la risposta! 🙂
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splendide sensazioni suscitano le tue parole mentre fuori impazza il vento e la pioggia.
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Grazie e serena notte.
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sia serena anche per te.
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