
Barbara Missana, The stone
(sonetto caudato)
Nutrito dall’orgoglio e dalla fede
abita l’uomo nella propria vita
rubando il tempo su per la salita
di un aspro monte dove non si avvede
dell’ombra scura che lenta procede
alle sue spalle: con le lunghe dita
a lui ghermisce il sole, poi sopita,
attende di rincorrere le prede
allorché stanche, illuse e affaticate,
ai lembi di un approdo di confine
cercano ancora l’isola promessa;
ma ormai la forza non è più la stessa,
tutto si volge al medesimo fine,
e le certezze appaiono infondate;
altrove, reclinate
in un vano mistero sconosciuto,
dormono le ragioni del vissuto.
Marisa Cossu
Ciao. Adoro i sonetti e adoro scriverne, sebbene i miei zoppichino un po’: il tuo invece è bellissimo, scorre musicale e armonico, senza annoiare per via delle rime fisse. I due versi finali sono i migliori.
"Mi piace""Mi piace"
Grazie. Che gentile. Trovo che il sonetto nella la sua densa brevità, riesca ad essere molto più forte e comunicativo di altre forme metriche.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Infatti io adoro i sonetti, per questo.
"Mi piace""Mi piace"
un ritmo attento alle parole che trasmettono rassegnazione e nostalgia.
Una serena serata
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie di cuore per la tua attenzione.
"Mi piace"Piace a 1 persona
tutto meritato
"Mi piace""Mi piace"
Grazie. Un cordiale saluto.
"Mi piace""Mi piace"