Archivio mensile:luglio 2018

ICARO

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Matisse, Il volo di Icaro

 

 

Mi prende voglia di provarci anch’io,

aprire di me stesso il labirinto

sciogliere il laccio da cui sono avvinto

 verso il sole volare come un dio.

 

Icaro guarda dal suo mito il mio,

larghe le ali che di pece ho tinto

-nel quadro di Matisse son dipinto-

attratto dal supremo barbaglio

 

del Sole eterno, e forte frenesia

 mi spinge dove non si può salire,

né mutamento aiuta a ritornare

 

della mia apoteosi in fondo al mare,

se non sciolto nel fuoco per morire,

uccello, uomo, qualunque cosa sia.

Marisa Cossu

 

Aspetterai

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Senza di me navigherai sperduto

per onde e mari dalle vaste rive

e non potrai voltarti per vedere

che cosa mi trattiene e lega a terra.

 

Aspetterai che il passero ritorni,

come ai bei tempi, a saltellarmi intorno,

che mi susciti amore e una carezza;

ma null’altro che il vuoto mi raccoglie,

 

la notte mi ghermisce per la veste,

 liquida mi discioglie nella forma

dell’acqua senza posa e sono fiume

 cantato dai poeti, quel Galeso

 

dove vivemmo il mito , il dolce vino,

l’incanto della prima giovinezza.

Tu, Sole, eterno passi in alto: segui

quell’arco che ci sfugge e in ombra muore.

Marisa Cossu