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Forse nulla conosco

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Magritte, Il segreto doppio

 

Forse nulla conosco

del mondo naturale e artificiale

se in greve oscurità sempre mi perdo

tra sentimenti che mi fanno male;

pur se gioiosi, intorno li disperdo.

Occulto la mia pena all’altrui sguardo,

racchiuso nel mio tronco, più non trovo

voce che della vita a me ragioni,

né segno di bellezza che consoli;

rimiro una  fuggevole presenza,

ma l’occhio muta ciò che nella mente

si forma come icona di un’idea.

In grande dubbio poi consumo i giorni,

i mesi, le stagioni:

è più sicuro un giunco del mio cuore

quando lo flette il dondolio del vento.

Così restano beni inconoscibili

le luci accese su lontani porti,

le verità descritte dai sapienti.

Anche l’amore perde le parole

e insieme a me si oscura lentamente.

Marisa Cossu

 

Attesa

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Cigno

Attesa

E non farà rumore la Bellezza,

forse in silenzio e pura,

sarà soffio di pioppo alla mia porta,

una lanterna fioca nella notte,

un bisbiglio di petali dischiusi

al davanzale di una gioia breve.

Ma non avrà bisogno di parole,

né poetico canto avrà descritto

il tempo che si appresta;

non saprò cosa gemmi dal torpore

di un oscuro destino,

parte migliore,forse, di me stessa;

lo accettai per soffrire ,

espiando la vita a me concessa

in cerca di una luce.

Qualcosa già mi chiama nella sera,

muta, velata dal groviglio stretto

delle passioni che per questa vita

camminamenti scavano nel vuoto,

nel lungo viaggio tra l’abisso e il sole.

 Appare all’improvviso  il mio ristoro,

quell’amore che solo

giustifica la vita:

solo alla fine lieve spicca il volo

il cigno che nel fango s’è smarrito

ed è Bellezza, adesso, che intravedo.

Marisa Cossu

Ti riconobbi

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Ti riconobbi, amor, tra l’altra gente

per i tuoi occhi verdi come il mare

ed una freccia mi colpì pungente

 

in mezzo al petto dove il tuo solare

raggio disciolse il mio lieve tremore:

ero colei che non sapeva amare.

 

E insieme a noi trascorsero le ore,

le notti, i giorni, il tempo dell’ amore.

Marisa Cossu

La goccia

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Claude Monet, Marine,”Pourville”,,1881

 

 

 

  Si sente una goccia di pioggia

  che scava

  e scivola lenta, si poggia

  sull’anima triste, la lava

  e fresca si scioglie

 

  in un rivolo azzurro di mare;

  richiama

  le vuote conchiglie a cantare

  insieme a ogni vita che ama,

  mistero riunito

 

  nei vuoti riempiti dal vento

  di nulla,

  di sabbia che un solo momento

  resiste alla forza che annulla

  nel tempo l’amore.

Marisa cossu

 

 

CANZONE

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Canzone

A sera sale il vento sopra il mare

e soffia la sua musica di sale

sulle distese rive fino ai monti

dove sbiadisce il viola sul confine

e muore il giorno in un lento declino

che della vita recita la fine

nel tramontare carico di uccelli

neri e silenti come i miei pensieri.

Così volge nel tempo il mio destino

e altrove fugge l’ombra della vita

col sole che nell’acqua l’ha rapita.

 

Potesse il vento muovere le stelle,

aprire il cuore ad una luce nuova,

cantarmi dentro come primavera

e rinnovare in me quei sentimenti

di speranza e di amore sospirati,

alla notte che avanza, ai miei tormenti

chiudere il passo, vivere di luce,

quando la giovinezza reca amore

e non esiste l’ansia del domani;

presto consuma il tempo la bellezza

dei giorni lieti lascia una carezza.

 

Canzone mia, cosa sussurra il vento,

quale confine insieme varcheremo

che non sia solo immagine fittizia

ma fuoco e fiamma di parole nuove

volate dalla pagina già scritta

verso la musa che all’amore muove

come un sospiro fatto di emozioni;

forse merletto che s’increspa a riva

in anse misteriose e gorghi oscuri;

così il tempo ricama nel cammino

di nostra vita un magico destino.

 

Adesso la visione mi consola

d’essere vento e sole e come l’aria,

ritorno a sera a ricontar le stelle:

oltre i confini di una vita grama,

lascio gli affanni e le passioni vuote

in un lontano altrove che mi chiama.

Senza voltarmi indietro seguo il vento,

seguo le stelle e il sogno mi attraversa,

anche il morir del giorno si disperde

e s’apre il cuore ancora alla bellezza,

con essa già rivedo la salvezza.

Marisa Cossu

 

 

 

Isole

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Aligi Sassu, Cavalli

Isole

 

Isole noi eravamo,

per caso emerse

a riveder le stelle

e ci ricongiungeva la risacca

come l’alta marea

che ci stringeva lieve.

Eravamo due fiamme

in un duplice amore,

complicato e potente,

nato da una scintilla

che incendiò tutto il cielo;

il vento ci spegneva

e la pioggia lavava

quel che d’amor restava;

ma più profondo il mare

segnava la distanza

e giocava col cuore.

Senza posa la lotta

per amarci ogni giorno,

senza posa il bisogno

di cercarci per sempre;

forse così è l’amore

che ci scalda.

Marisa Cossu

Forte e gentile

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G. De Chirico, Ettore e Andromaca, 1917

 

Forte e gentile amore

a sé sempre mi stringe

e non soccombe al nulla

delle disciolte spore

di tempo che sospinge

nel fremito d’un sogno

il bene che io provo,

mentre in te cerco e trovo

di vita ogni bisogno.

Marisa  Cossu

Se mi ami

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Amami questa notte,

amami ora, il tempo di una rosa

dai petali caduti come piume

sui leggeri respiri della notte.

Amami per un attimo

o lasciami per sempre nel mio sogno,

dove questa finzione appare vera

nell’ardita speranza del domani

che già scolora trepida,

nel vano mio destino senza sole,

se tu non m’ami o non sai darmi amore

nemmeno per quel petalo di tempo

che s’adagia sui nostri piedi nudi.

Marisa Cossu

 

Ombra

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IL segreto dell’ombra

Ombra discesa sulla breve vita

trascorri come uccello nella sera

e semini l’attesa che, sopita,

copre del mondo la pietrosa sfera.

 

 

Ma l’ombra lieve viene a darmi pace

dopo un duello duro ed infuocato,

lei mi raccoglie mentre il cuore tace

e il respiro s’acqueta rassegnato.

 

Forse sei tutto o forse solo  foglia,

una semplice pietra o quel frammento

del tempo vano che di me si spoglia,

 

un libro scritto sul far d’un bel giorno

dove parlai d’amore a te soltanto,

mia vita, ed ora so che non ritorno.

Marisa Cossu

Difesa

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I lavori di pittura della giovane artista Rita Nocera

I lavori di pittura della giovane artista Rita Nocera

Fingere il meglio,

dissimulare l’ansia

del vivere ogni giorno

inchiodati dal tempo

a una stessa tela;

il deserto è miraggio,

la voce relazione,

l’amore è amore

senza se, senza ma.

Credere che sia vera

l’illusione

e non rialzarsi

finchè non cade il sole.

Marisa Cossu