Archivi tag: aria

Dicembre

Standard

g_0_nuovo_0_13861728761

Notte magica

Dicembre

(acrostico in ottava rima)

 

Dentro la casa che si veste a festa

Inizia ormai l’attesa del Natale;

C’è nell’aria un qualcosa che poi resta

Entrando nei ricordi. Per le scale

Mostra le bacche un agrifoglio e desta

Bei pensieri di gioia quando sale

Ridente e fiero per il corrimano.

Ed  io viaggio in un sogno lontano.

Marisa Cossu

 

Il silenzio genera …

Standard

image

Foto di Violeta Dajlji- Bukurie

 

 

 Il silenzio genera

l’invisibile vita delle cose

e qui nasce la danza

delle indurite forme

che nella vuota stanza,

escono dagli armadi e dalle teche

a respirare l’aria che lasciamo,

quando da casa usciamo

o mentre tutto dorme:

dai libri le parole,

dalla conchiglia l’alito del mare,

dall’orologio un battito di ciglia

e sul quadro cammina

sopra l’erba di un prato,

come se fosse vera, una bambina.

Magico vuoto pieno di parole

appena mormorate,

della mia assenza nutri un’altra vita.

Marisa Cossu

 

 

Infuocata aria

Standard

DSC_0528

Foto pers.

Infuocata aria

riverbera l’asfalto traslucido

di un’onda vaporosa e increspata,

mentre corro sull’autostrada

per vedere il mare;

guardarlo da lontano,

disteso oltre la verde macchia mediterranea,

dove un disegno d’ombra

si muove con il vento

e alte canne oscillano in dune di sabbia

mentre, in nascondigli abbandonati,

si ripete il rito dell’estate.

Nel fresco rifugio tra rami di lentisco

una conchiglia, come me svuotata

e poi sepolta tra radici secche,

mostra la fossile presenza

nella dimensione del tempo.

© Marisa Cossu

Libera

Standard

aforismi-sulla-libertà-342x288-300x252[1]

Oggi mi sento libera come l’ aria

che avvolge in fresche onde

la mia avventura,

solo respiro, solo anima,

la parte migliore di me,

come le spontanee parole

uscite dalla mia bocca,

come il vento che mi conduce

in vortici di danza

e vola con ali carezzevoli

 tra i miei capelli;

 libera, in uno stato di grazia

trovato come dono

nel naufragio delle certezze,

dove il mio mare sfiora altri mari

nel vasto orizzonte dell’ umanità.

Oggi sono libera di essere fragile,

di accogliere i limiti del tempo,

 strettamente legata ad un soffio

di possibile fuga dai miei mondi.

E vado dove voglio, leggera

come la mia mano che, libera

sul foglio, scrive le sue parole.