E dovrò spegnermi anche stasera,
addormentarmi e poi cedere al sogno,
forse morire un’altra volta,
ritrovare le cose che si perdono
dove cieli di carta e volti bianchi
avvolgono i miti della mente
che in altro modo ripete la realtà.
Sarà forse una traccia,
un frammento indistinto di coscienza
vivente nel nascondersi dell’io,
sogno ed essenza insieme,
immagine e realtà di abiti dismessi,
la cadenza di passi senza peso,
un abbraccio quasi simile al tuo,
forte e sicuro, sentito nell’estinguersi
dell’attimo di un tempo indefinito,
incolore, sbiadito, ormai lontano,
come contorni di lineamenti amati
ancora belli in un soffio d ‘amore,
evanescenti, in una vecchia foto.
Marisa Cossu
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