Questo libro, la mia vita,
queste pagine di carta ingiallita,
non lo vedrà nessuno,
e nessuno leggerà nell’inchiostro
la pena della mia mano.
Sto lasciando al nulla
i versi che mi bruciano l’anima,
i pensieri della notte d’autunno
che alita il maestrale
sulla lucerna tremolante.
Questo foglio pieno d’ombra,
la mia storia superata,
divisa in pagine numerate,
in paragrafi definiti;
il mio ordine senza ragione
andrà come le foglie
in un rigagnolo di pioggia
per versarsi nel mare
dove tutto scorre per il suo verso
e ritorna sempre
come nebbia evanescente.
Marisa Cossu
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