E non trovo certezze
nelle tracce dell’essere esistito,
né l’esistente dall’umano volto
giustifica il mistero
degli albori del tempo e della fine;
soltanto un grande vuoto da colmare
con parole leggere,
senza peso sulle mie spalle d’ossa
e sull’ombra piantata nella terra
dove, impotente, il sogno
tenta il volo per la volta infinita;
poi ripiega nel nulla,
vi ricade senza sapere mai
dove splenda bellezza
che illumini di vero la ragione.
Marisa Cossu
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