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CANZONE

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Canzone

A sera sale il vento sopra il mare

e soffia la sua musica di sale

sulle distese rive fino ai monti

dove sbiadisce il viola sul confine

e muore il giorno in un lento declino

che della vita recita la fine

nel tramontare carico di uccelli

neri e silenti come i miei pensieri.

Così volge nel tempo il mio destino

e altrove fugge l’ombra della vita

col sole che nell’acqua l’ha rapita.

 

Potesse il vento muovere le stelle,

aprire il cuore ad una luce nuova,

cantarmi dentro come primavera

e rinnovare in me quei sentimenti

di speranza e di amore sospirati,

alla notte che avanza, ai miei tormenti

chiudere il passo, vivere di luce,

quando la giovinezza reca amore

e non esiste l’ansia del domani;

presto consuma il tempo la bellezza

dei giorni lieti lascia una carezza.

 

Canzone mia, cosa sussurra il vento,

quale confine insieme varcheremo

che non sia solo immagine fittizia

ma fuoco e fiamma di parole nuove

volate dalla pagina già scritta

verso la musa che all’amore muove

come un sospiro fatto di emozioni;

forse merletto che s’increspa a riva

in anse misteriose e gorghi oscuri;

così il tempo ricama nel cammino

di nostra vita un magico destino.

 

Adesso la visione mi consola

d’essere vento e sole e come l’aria,

ritorno a sera a ricontar le stelle:

oltre i confini di una vita grama,

lascio gli affanni e le passioni vuote

in un lontano altrove che mi chiama.

Senza voltarmi indietro seguo il vento,

seguo le stelle e il sogno mi attraversa,

anche il morir del giorno si disperde

e s’apre il cuore ancora alla bellezza,

con essa già rivedo la salvezza.

Marisa Cossu

 

 

 

Un inverno così

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Piet Mondrian, L’albero rosso, 1909

Mai un inverno così caldo,

una primavera nell’autunno

inoltrato, mai un cielo assolato

come in questo Gennaio.

 

Una stagione per noi, mio caro,

che trattenga il freddo sulla montagna

e la neve non cada sulle nostre mani

calde per l’unica fiamma di sole

 

venuta a risvegliare l’amore

quando si spengono le emozioni

e più aspro è il nostro confronto

tra la verità e la voce del tempo.

©Marisa Cossu