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VITA

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Ivan Ajvazovscky, fine ‘800. Nave sul mare in tempesta

 

Per questo mare mosso da tempesta

passa la nave mia sfidando i venti

tra i flutti del viaggio che s’appresta.

Lungo la rotta degli incantamenti

 

alla deriva vado come legno

abbandonato in facili illusioni

che della  meta più non trova segno

ma cicatrici e rughe di passioni.

 

Come fuscello mi sommerge l’onda,

che brucia e sferza sale nei miei occhi

quando perduta credo l’altra sponda,

 

e da lontano sento già i rintocchi

di una campana dalla voce tonda

che mi consoli e come manna fiocchi.

Marisa Cossu

La tua buona follia

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Sabrina Capoferri Artista, Amore

La tua buona, travolgente follia

mi coinvolge in luoghi di meraviglia

dov’è sempre la bella stagione

ed io cammino su erbe perenni

tra le tue braccia trionfanti;

altrove lascio la pigra normalità,

ai savi l’incapacità di amare,

di vedere, oltre le mura della città,

la nostra visionaria passione:

i bianchi cavalli sulla riva del mare,

le lunghe criniere sospese a dissetarsi

a sorgenti inanellate nella roccia,

alti uccelli marini tra nuvole di pensieri.

Passa la nostra nave trasparente

sull’onda spumeggiante della vita;

navigo nell’ azzurra follia dell’incredibile

sogno del nostro amore normale.

La mia bella figlia

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Andy Warhol, Madre e figlia, Tina e Lisa Bilotti,1981

La mia bella figlia se n’è andata

per terre e per onde sulla nave d’ Oriente

e domani vedrà isole dai nomi mitici

dove mare e cielo disciolgono l’azzurro

sulle case assolate, sui terrapieni di gerani rossi.

Volano i tuoi capelli, neri e intrecciati,

indomabili in ciocche come te ribelli,

gli occhi accesi, le mani così simili alle mie;

la tua altera bellezza reca il segno

di un dolore antico, un’ illusione,

pensata e non vissuta, di un’attesa.

Vorrei dirti parole di una madre

consolatrice nel chiuso del suo amore

e mi fa male non esserne capace,

esserti accanto giusta, ad addolcire

la vita che ti assale in solitudine

e rivelarmi come tu mi vuoi.

© Marisa Cossu