
Un mio fantasioso dipinto
Un giorno forse rivedrò la strada
che a te conduce, trepida poesia,
dove la luna sbianca la contrada
e scorre il fiume della nostalgia
di te, nascosta voce, eco d’argento,
che in me risuona con le dolci note
di una chitarra liberata al vento
lieve memoria di parole ignote,
e mai potrò rubarti un sol momento,
come un castigo sei per chi ti ama.
Librato in bianche nuvole remote,
in cerca di poesia va il mio tormento;
ma tu, sfuggente, sei colei che chiama
dal nascondiglio con le mani vuote.
Marisa Cossu
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