Ma non si vede il cielo
da questo tetto d’ombra
della città di pietra; ma l’afflato
dei vivi, anime oranti,
versa voci di attesa nell’eterno.
E camminiamo insieme all’accaduto;
della stessa sostanza vivi e morti:
il memore rimpianto del passato,
il distinguersi nel comune fato,
è illusione evocata,
è misura dei nostri passi incerti
nell’infinita logica del tempo.
Marisa Cossu
L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Grazie mille per le condivisioni. Un saluto
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un saluto anche a te e auguri per le prossime festività
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Grazie. Anche a te.
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