Spesso incontrai il dolore e tristi note
versai nelle parole del mio foglio
che ancora nel profondo mi percuote
pur se non voglio;
spesso dimenticai la mia rovina,
i tentativi sono stati tanti,
ma impietosa memoria mi trascina
con i miei canti.
E risospinge nello stretto imbuto
ogni mio nuovo ardore, nel rimpianto
del più bel tempo che abbia mai vissuto,
goduto tanto;
forse era solo amor di giovinezza,
forse solo di un fiore la caduta,
l’unico bene nato alla bellezza
ormai perduta.
Marisa Cossu
(Ode saffica)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.