( Bronzetti nuragici, VIII-VII sec. a.C )
Isola di tutti i venti
del Libeccio e del Maestrale,
dell’umido Scirocco,
delle torri di pietra,
delle coste rosa.
Isola del mare verde
e scarsi pascoli erbosi;
isola della sete
di rocce e nascondigli;
isola inesplorata
dalle lagune salmastre
dove uccelli rosa
aprono le larghe ali;
isola della palude
dei vegetali arbusti
innalzati dall’ acqua
in cerca della luce.
Isola di asinelli grigi,
talvolta bianchi,
odorosa di mirto,
del profumo di mare,
dei sughereti pallidi e fitti.
Isola di solitudine,
disgiunto , estraneo
abbandonato granaio…
Esisti ancora
con le semplici case
di paglia e fango
nei piccoli paesi
del Campidano
dalle esigue sorgenti
presso il mare,
o ti vede soltanto il mio ricordo?
Bella poesia, Marisa.
Leslie
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Buonanotte, Leslie e grazie per il gradito commento. Un saluto. Marisa
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Prego, Marisa.
Leslie
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Molto, molto bella
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Grazie e un abbraccio. Marisa
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Davvero bella. Leggere queste righe mi porta a sentire profumi e vedere i colori di questa bella terra 🙂
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Grazie di cuore e un caro saluto. Marisa
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Brava Marisa. E io so. Molto bella.
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Grazie! Un caro saluto… non è che per caso abbiamo gli stessi ricordi? Marisa
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Identici.
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Bene, ci si ritrova nel blog! Marisa
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