Picasso, Maternità 1921
FIGLIA
prima di conoscerti ti amavo,
eri quella farfalla che mi vibrava dentro
muovendo le sue ali leggere
per chiamarmi.
Ti parlavo nel silenzio di attesa
vedevo il tuo volto delicato, ti disegnavo in me
con lunghe ciglia e serici capelli
e tu crescevi tra fiabe
narrate per accendere l’anima al sapere
con le parole della poesia;
ti cantavo canzoni
che ascoltavi come nenia d’ amore.
Trasparivi negli occhi di tuo padre
racchiusa nel mio corpo;
con le tue mani
mi prendevi il cuore, mia unica certezza,
creatura senza nome
senza volto,
e lo portavi sul vascello d’ argento
dipinto dai miei sogni
sulla luna.
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