Adesso andiamo, mia voce,
presso il Galeso
tra le segrete rive dove scende il salice
tra foglie leggere, ora sparse tra rovi
in un angolo di estraneità,
a guardare l’ antico fiume
cantato dai poeti,
che scivola nel mare
sgorgato da una roccia glabra.
E’ tempo di creare un nuovo canto,
come l’ acqua venuto
da un sommerso mistero,
dall’ emozione azzurra palesata
in un tratto di cielo all’ improvviso.
” Quell’ angolo di mondo a me più di ogni altro sorride ”
Orazio
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